L’Atalanta chiude il miglior anno della sua storia interrompendo la serie di vittorie consecutive all’Olimpico contro la Lazio. Un 1-1 che lascia comunque intatte ambizioni e possibilità di un campionato di vertice assoluto per la squadra di Gasperini che chiude l’anno solare in testa alla classifica, con un piede e tre dita alla fase a eliminazione diretta in Champions e un trofeo europeo in bacheca. Difficile pretendere di più.
Dopo un primo tempo dormiente, la Dea ha innestato le marce alte e nel secondo tempo ha legittimato un risultato tutto sommato giusto. La sensazione è che la rete del pareggio sia arrivata troppo tardi, ma resta comunque un trend indiscutibile. Ancora una volta il campo premia le scelte in corsa di Gasperini. Zaniolo dà l’avvio all’azione che Brescianini conclude realizzando la rete del pareggio. Ulteriore conferma, ove ce ne fosse ulteriore bisogno che quando il tecnico della Dea pesca dalla panchina, difficilmente è tradito dalle sue scelte. Quello dell’ex calciatore del Frosinone è l’ottavo gol che arriva da chi entra in partita incorso. Indiscutibilmente abile Gasperini nella lettura delle pieghe della partita, altrettanto evidente il lavoro di un club che gli ha consegnato quanto promesso: una profondità di una rosa dove chi subentra non altera la qualità. Un ventaglio di scelte così ampio permette al tecnico di variare la squadra e di plasmarla anche in relazione alle necessità della partita.
Undici vittorie e un pareggio nelle ultime dodici giornate avrebbero dovuto scavare un solco rispetto alla concorrenza, ma l’Atalanta rischia addirittura di essere raggiunta in vetta. La società è consapevole che per puntare allo scudetto serva un ulteriore sforzo. Nella partita con la Lazio e nelle ultime in generale, si è sentita l’assenza di un centravanti di ruolo. Alla Dea sono mancati Retegui e il lungodegente Scamacca, ma in un finale di stagione che, con ogni probabilità, vedrà la Dea impegnata su tre fronti, sarà fondamentale avere il classico attaccante d’area negli ultimi sedici metri. Le parole di Gasperini a fine partita lasciano poco spazio alle interpretazioni. Contro la Lazio non c’erano attaccanti di ruolo né in campo né in panchina. Al netto dei nomi che circolano, un terminale offensivo in grado di tesaurizzare la mole di gioco sarebbe la soluzione ideale per una squadra che ha bisogno di turnover e innesti sostenibili dal punto di vista economico quanto basta per avvalorare l’idea che il mercato invernale sia improntato all’attacco.
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