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Arsenal, una vittoria per Wenger: 4-1 al West Ham

Un Emirates Stadium di nuovo caloroso, dopo un periodo complicato. Tutto per Arsène Wenger, che ha ritrovato l’affetto del suo pubblico in un derby londinese. E la sua squadra ha completato la giornata vincendo una partita fondamentale, contro il West Ham. Non è stato un Arsenal brillante, complice anche l’assenza di Mesut Özil, ma ancora una volta vincente, con un rotondo 4-1. Con le firme soprattutto di Aaron Ramsey e Alexandre Lacazette, un fedelissimo di Wenger e un acquisto voluto dal tecnico, il secondo più oneroso nella storia del club. Il miglior saluto possibile dopo l’annuncio di addio, nella prima di (almeno) sei sfide che saranno la passerella finale dell’alsaziano nel club.

Con la testa già focalizzata sull’obiettivo Europa League, a quattro giorni dall’andata della semifinale contro l’Atlético Madrid, i Gunners sono scesi in campo soprattutto per onorare il tecnico e gli impegni. Oltre che per blindare un sesto posto che non è mai sembrato abbastanza sicuro. Le assenze, soprattutto di Wilshere e di Özil, hanno condizionato la partita a livello di idee. Poca fantasia per l’Arsenal, piuttosto bloccato a cercare spazi in un West Ham ben organizzato. Tanto che per sbloccare la gara è servito un calcio piazzato, un corner finalizzato da Monreal, al quinto gol in Premier League in stagione.

L’ottima reazione del West Ham ha portato al pari di un Marko Arnautovic sempre più in crescita nella gestione David Moyes, con dieci gol totali, provvidenziali per portare gli Irons verso la salvezza. Ma non è stato sufficiente, perché nei dieci minuti finali l’Arsenal è tornato a premere – con un Aubemeyang in più, escluso dall’undici titolare e subentrato al 70′. E i gol sono arrivati, a firma di Lacazette (doppietta) e Ramsey, autore anche di un assist per l’ex Lione. Joe Hart si è dovuto arrendere anche alle incertezze della sua difesa, dopo aver salvato il risultato in almeno due occasioni.

Nonostante la sconfitta, per il West Ham la situazione di classifica rimane piuttosto tranquilla. I punti di vantaggio sulla zona retrocessione sono sempre sei, con quattro partite ancora da disputare. Raccogliere un punto all’Emirates sarebbe stato utile, ma non fondamentale. Soprattutto in una giornata in cui tutto l’Arsenal si è unito nuovamente, nel segno di Arsène Wenger. Criticato dalla tifoseria, ma circondato da affetto dopo il suo annuncio di addio a fine stagione. Un affetto tramutato in vittoria in campo, la sesta consecutiva in casa. L’obiettivo è centrare la settima tra quattro giorni, in Europa, per rendere la passerella finale ancora più dolce.

Giorgio Dusi

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