Dovevano giocare la partita perfetta, sono riusciti a farlo solo per un tempo; visto quanto successo nella ripresa, però, e mettendolo a confronto con la gara dell’andata i primi 45 minuti di stasera sono stati più demerito del Bayern che merito dell‘Arsenal. Non è bastato il cuore ai ragazzi di Wenger che escono con le ossa rotte dalla Champions ed ora per i Gunners è tempo di farsi qualche domanda: la più importante è se sia il caso di continuare con un manager che sembra aver terminato il suo infinito ciclo con l’Arsenal. Il cinque a uno subito questa sera è ancora più pesante del cinque a uno dell’Allianz Arena perché stasera i Gunners giocavano in casa e perché dopo l’inferiorità numerica si sono sciolti come neve al sole, cadendo sotto i colpi di un Bayern nel momento migliore della stagione. Ai quarti di finale ci vanno gli uomini di Ancelotti consapevoli di essere, dopo il Real, la favorita per la vittoria della Champions League.
L’inizio non è stato dei migliori ma, forse, meglio così altrimenti la punizione per l’Arsenal sarebbe stata molto probabilmente superiore al cinque a uno finale; questo perché quanto dimostrato dai bavaresi nel secondo tempo è un segnale chiaro per tutte le altre pretendenti alla Champions League: il Bayern Monaco quando decide di giocare diventa inarrestabile. La macchina di Ancelotti è praticamente perfetta e, escluso l’atteggiamento iniziale, anche oggi fa capire che la coppa dalle grandi orecchie deve tornare all’Allianz Arena.
E’ il peggior passivo per una squadra inglese; cinque a uno all’andata, idem al ritorno per un 10-2 totale imbarazzante per la storia di un club come l‘Arsenal. Il passaggio del turno era già abbastanza compromesso nella gara di andata, però stasera bisognava giocare una gara di orgoglio, per onorare la maglia e la gente che anche oggi ha riempito lo stadio. Questa sconfitta, molto probabilmente, è il capolinea di Wenger che terminerà questa stagione ma con la consapevolezza che il prossimo anno non dovrà più sedere sulla panchina dei Gunners. Questo per il bene di entrambi.
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