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Orgoglio Arsenal, Welbeck e Auba rimontano il Southampton

Nonostante i vari posti vuoti e il clima ancora non del tutto favorevole, l’Emirates Stadium per l’Arsenal è un fortino. Cinque gare interne consecutive tra Premier League ed Europa League, cinque vittorie: dopo Watford, Milan, Stoke City e CSKA Mosca, anche il Southampton si è arreso in casa dei Gunners, ai gol di Welbeck. Nonostante il turnover di Wenger in vista della trasferta di Mosca per il quarto di finale di Europa League, i londinesi hanno ottenuto un’altra importante vittoria. Che vale forse poco per la classifica, visto che il quarto posto dista comunque 13 punti, ma non per il morale e la fiducia: l’obiettivo reale rimane l’Europa League, affrontarla abituandosi a vincere in campionato è un ottimo passo in avanti.

Arsenal, Welbeck è decisivo

La relativa difficoltà della partita, almeno sulla carta, ha convinto Wenger a dare riposo a diversi titolari. Koscielny, Ramsey, Wilshere, Özil e Lacazette sono rimasti fuori dalla formazione titolare. La testa e gli occhi sono ovviamente sul ritorno con il CSKA Mosca nei quarti di Europa League, nonostante l’ampio vantaggio di 4-1 accumulato all’andata. Ne ha approfittato al meglio Reiss Nelson, classe ’99 alla prima presenza da titolare in Premier League, anche se la sua partita è stata poco brillante e piuttosto timida.

La copertina se l’è allora presa Danny Welbeck, con un assist e due gol, più uno divorato. L’inglese sta attraversando un buon momento e le prestazioni lo stanno premiando. Il gol in Premier League gli mancava dal 9 settembre, ma nelle ultime sei in tutte le competizioni ha segnato 4 reti in 370 minuti di utilizzo. L’inglese è partito largo a sinistra lasciando Aubameyang in posizione più centrale, ma le migliori giocate sono arrivate quando i due sono stati vicini. La splendida combinazione per il gol dell’1-1 ne è la testimonianza. E riuscire a creare gioco e occasioni anche senza Özil, oltre che vincere la partita senza diversi titolari, è un segnale estremamente confortante per Wenger.

Southampton, l’orlo del baratro

Per i Saints invece di rassicurante c’è poco, se non una prestazione di voglia e determinazione. Il 3-5-2 di Hughes è stato in parte efficace nei primi minuti di gioco, ma poi il maggior tasso tecnico ha prevalso e permesso all’Arsenal di rimontare l’iniziale vantaggio di Long. La squadra di Hughes ha ancora una volta dato l’impressione di avere indubbio talento e capacità, ma non la necessaria solidità mentale per raggiungere la salvezza. E l’espulsione di Stephens nel finale (seguita da quella di Elneny) dimostra anche questo. La classifica vede sempre il Southampton a -3 dal Crystal Palace quartultimo, ma l’impresa sembra tutt’altro che scontata.

Giorgio Dusi

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