Due assist ed un gol in quattro minuti di onnipotenza calcistica. Così Mesut Özil mette la sua firma sul rotondo 4-0 con cui il suo Arsenal stende l’Huddersfield all’Emirates nel turno infrasettimanale di Premier League. Il turco-tedesco si accende come spesso gli capita ad intermittenza e con lui la fantasia di tutta la squadra, che fatica fino al 68′, minuto in cui apre le danze del suo personalissimo spettacolo. Solo in quel momento l’Huddersfield alza bandiera bianca, dopo aver lottato nonostante un 1-0 lampo di Lacazette nel primo tempo. I tre punti sono di vitale importanza per mantenere il quarto posto e una classifica che finalmente sorride.
28 i punti per i londinesi, in un momento interlocutorio della stagione. Alle spalle c’è l’importante vittoria di domenica sul campo del Burnley, mentre davanti l’impegno all’Emirates contro il Manchester United. Wenger non fa però sconti a livello di formazione: giocano i migliori undici, compreso il recuperato Mesut Özil. Il turco-tedesco balla tra le linee insieme a Sanchez alla ricerca del pallone e della posizione, ma con risultati rivedibili per entrambi per la prima ora di gioco. Nel primo tempo i palloni toccati da entrambi sono di bassa qualità, al contrario delle giocate in verticale dei centrocampisti per le imbucate di Lacazette. Il francese è attivo e, quando la difesa a quattro dei Terriers si apre per coprire gli esterni, si inserisce con i tempi perfetti sfruttando una linea che al contrario perfetta proprio non è.
Özil off, Arsenal in parziale difficoltà
Nasce in questa situazione il gol dell’1-0 a firma dell’ex OL, propiziato da una verticalizzazione di Xhaka – ancora poco sicuro quando deve gestire palla davanti alla difesa, ma efficace nei lanci in avanti – aggiustata con il tacco da Ramsey. Dopo la rete l’Arsenal si rilassa eccessivamente gestendo sì i ritmi, ma rischia quando cade in errori tecnici dovuti alla poca concentrazione. Sono decisivi i salvataggi di Mustafi e Koscielny, attenti e sempre pronti a leggere le situazioni e coprire le poche volte in cui l’Huddersfield riesce a ripartire. Wagner mette infatti in campo una strategia di attesa senza alzare il pressing oltre la propria metà campo: Mounié, unico riferimento, raccoglie pochi rifornimenti da palla lunga, mentre Quaner giocandogli alle spalle riesce a dare qualche accelerazione in più.
La ripresa si apre con l’ingresso in campo di Giroud al posto di Lacazette, scelta tecnica che non modifica in modo particolare il piano-partita e l’equilibrio. In campo la differenza tecnica non sembra però sentirsi più, perché il centrocampo di Wenger fa poco filtro, mentre gli esterni non riescono quasi mai ad indovinare la giocata. I Terriers vanno vicini al pareggio in un paio di circostanze giocando più di volontà e fisico che di qualità, mentre i padroni di casa peccano di cinismo quando riescono a costruire.
Özil on, game over
L’Huddersfield prova a crederci, ma ci pensa Özil a sgretolare ogni tipo di ambizione degli ospiti. Il suo show si apre conducendo un’azione tutta di prima e palla a terra chiusa dal cioccolatino per Giroud, poi assistendo Sanchez da destra con il suo piede debole ed infine col tocco sotto che mette in ginocchio la neopromossa. Nel finale con i Gunners in totale controllo della gara e del risultato Wenger concede qualche minuto di riposo a Ramsey e a Sanchez in chiave Old Trafford. Per la verità il dispendio di energie della squadra non è comunque particolarmente alto, viste le poche corse e il tanto fraseggio.
Il timbro finale sulla serata è di Giroud che sigilla il 5-0 ispirato da Kolasinac, ma la copertina è per Özil. Con 28 punti e una verve ritrovata, l’Arsenal approccia al meglio la supersfida di sabato contro il Manchester United.