Il secondo turno della fase a gironi di Champions League mette a confronto Arsenal e Basilea, una partita importantissima per il gruppo A. Il girone, completato da Psg e Ludogorets che si affronteranno in contemporanea alla partita dell’Emirates, mostra una situazione molto particolare. I due 1-1 della prima giornata hanno formato una situazione di stallo, con tutte le squadre ferme a 1 punto e con la stessa differenza reti. Qualcosa deve necessariamente cambiare e nell’inedita Arsenal-Basilea (le due squadre non hanno precedenti) ci sarà da divertirsi!
La vittoria per 3-0 nel derby di Londra con il Chelsea ha esaltato l’ambiente Arsenal e rilanciato i Gunners anche in Premier League. L’entusiasmo c’è, e a dimostrarlo non è solo l’ultima travolgente vittoria ai danni di Conte, bensì i 4 successi consecutivi ottenuti in Premier ai danni di Watford, Southampton, Hull City e Chelsea. Dopo aver stentato alle prime 2 con Liverpool e Leicester, i Gunners hanno messo a segno ben 12 reti subendone 3, dimostrandosi come al solito una grande squadra nella prima parte di stagione.
Dopo aver riaggiustato il cammino in patria, Wenger dovrà confermare il suo Arsenal anche nel girone di Champions League. Il pareggio iniziale a Parigi è certamente un buon risultato poiché ottenuto fuori casa contro la maggiore rivale del gruppo A. Contro il Basilea però, l’Arsenal dovrà sfruttare il fantastico momento di forma, facendo affidamento su una rosa lunga, ma con i soliti ed eccezionali interpreti.
I pericoli principali dei Gunners, serve poco dirlo, sono sempre Mesut Ozil e Alexis Sanchez. Il tedesco e il cileno hanno fatto letteralmente impazzire la difesa dei Blues e con un’intesa così possono vincere le partite da soli. Per quanto riguarda i restanti 9, Wenger dovrebbe confermare coloro che sono scesi in campo sabato scorso ad eccezione dell’infortunato Coquelin ( per il quale si confermano due settimane di stop). In regia al posto del francese numero 34, e vicino all’esperto Santi Cazorla, partirà dal primo minuto l’acquisto estivo Granit Xhaka, il quale dovrà sfruttare questa occasione per prendere in mano le chiavi del centrocampo dell’Arsenal, e non restituirle più. Sulla fascia sinistra confermato il tanto giovane quanto veloce Iwobi, ma attenzione all’ex Depor Lucas Perez, che scalpita per una chance.
Il Basilea sta vivendo un momento magico. Molti diranno che gli svizzeri vivono questo momento da circa 6 anni, nei quali hanno vinto altrettanti scudetti. Questo però è un periodo ancora migliore per i campioni di svizzera in carica. 9 partite 9 vittorie, 27 punti con 29 gol fatti e 7 subiti. Uno score che, pur riguardando la maggiore potenza della Svizzera, non può non preoccupare l’Arsenal. Il Basilea di Fischer è una squadra compatta, che ha già liquidato tutte le formazioni in patria ed è già forte di 13 punti di vantaggio sulle avversarie.
Tuttavia in Champions l’esordio non è stato dei migliori. Il pareggio per 1-1 con il Ludogorets ha diminuito fortemente le possibilità di passaggio del turno per gli svizzeri, per i quali erano fondamentali i 3 punti in un girone con Arsenal e Psg. Lo scorso anno Fischer dopo l’amara non partecipazione alla Champions, ha vinto il girone di Europa League ed eliminato il Saint-Étienne ai sedicesimi. Poi la sfortuna gli ha abbinato il futuro campione Siviglia, che ha mandato a casa gli svizzeri.
All’Emirates sarà difficilissimo. Fischer dovrà contenere l’esplosività dell’Arsenal che probabilmente partirà fortissimo. A meno di sorprese i Gunners interromperanno la striscia positiva del Basilea che procede dal 26 maggio. Con l’infortunio di Janko gli svizzeri vengono privati di un attaccante esperto che avrebbe potuto creare diversi problemi alla difesa londinese. Il 4-2-3-1 però sarà confermato, anche se probabilmente Fischer lo adatterà ad una impostazione più difensiva. Eder Alvarez Balanta è chiamato a guidare la linea a 4 degli svizzeri, mentre sulla trequarti i pericoli si chiamano Bjarnason e il numero dieci Delgado; unica punta, l’ex Roma Seydou Doumbia, che nelle notti di Champions spesso di trasforma.
A centrocampo sfida tra fratelli: Taulant contro Granit. Mamma e Papà Xhaka non sapranno chi tifare, e intanto l’albanese del Basilea ha lasciato al fratello in forza all’Arsenal, queste parole d’incoraggiamento:
“He needs to be patient but he knows this and I am sure he can progress there,”
“Arsene Wenger is a coach who takes a lot of young players – he gives them confidence and also tries to help them as people. It was the same when he moved to Germany, he needed time but he learnt a lot.”
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