Nella splendida cornice della Bombonera si disputava Argentina-Perù, il match più importante della storia recente delle due nazionali. Messi e compagni, finalisti nel 2014, avevano bisogno di un successo per dare un calcio alle paure di non andare in Russia; i ragazzi di Gareca, invece, cercavano l’impresa per tornare ai Mondiali dopo tanti anni di assenza. La partita è stata accompagnata, specialmente nella ripresa, da quanto stava accadendo tra Cile-Ecuador e Colombia-Paraguay. Novanta minuti di tensione pura terminati con l’ennesima delusione per i tifosi argentini che vedono sempre di più allontanarsi il Mondiale.
E’ incredibile che l’Argentina abbia il secondo peggior attacco delle qualificazioni; è incredibile che uno dei due gocatori più forti della storia del calcio recente, Messi, non riesca a trascinare la nazionale allo stesso modo di come trascina il Barcellona; è incredibile come gente del calibro di Dybala, Di Maria, Aguero (assente per l’incidente avuto in taxi), Icardi (lasciato in panchina nel match di questa notte) non siano decisivi come nei rispettivi club. Ma la cosa più incredibile è che l’Albiceleste è, in questo momento, drammaticamente fuori dal Mondiale; l’ultima possibilità sarà nella notte tra martedi e mercoledì quando, in Ecuador, non ci sarà alternativa alla vittoria.
Uno, Sampaoli, ha lasciato il Siviglia perché l’Argentina aveva bisogno di lui per andare in Russia; l’altro, Messi, aveva abbandonato la nazionale dopo il rigore sbagliato in finale di Copa America contro il Cile che era costato il trofeo all’Albiceleste. Loro due, Sampaoli e Messi, si sono ritrovati insieme con l’obiettivo di trascinare un popolo intero al Mondiale ma stanno incredibilmente fallendo; il tecnico non riesce a dare la sua idea di gioco mentre il fenomeno di Rosario fatica a sbloccarsi con la nazionale. La conseguenza è una coppa del Mondo senza l’Argentina: uno scenario che fino a qualche mese fa sembrava impossibile ora si sta materializzando. I giorni di avvicinamento alla gara, decisiva, con l’Ecuador non saranno semplici ma la Selección ha l’ultima possibilità e non deve sprecarla perché un Mondiale senza l’Argentina è come un parco giochi privo della sua giostra più bella.
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