Un altro addio pesante in Eredivisie: Boadu saluta l’AZ e approda al Monaco per mettersi in gioco in Ligue 1. L’attaccante olandese è il secondo giocatore di Alkmaar a migrare in Francia: prima di lui ci fu il passaggio di Stengs al Nizza. Il campionato dei Paesi Bassi perde un altro elemento importantissimo che si era messo in luce proprio nelle ultime stagioni a suon di realizzazioni, entrando anche nel giro nella nazionale maggiore.
Myron Boadu, nato ad Amsterdam nel 2001, ha deciso di salutare definitivamente l’AZ Alkmaar per andare a sperimentare un campionato differente: la sua nuova destinazione sarà il Monaco per un cifra intorno ai 20 milioni di euro. L’attaccante, protagonista con la nazionale Under-21, aveva molto impressionato sopratutto nelle ultime due stagione, per il suo fiuto per il gol.
Dopo la partenza di Stengs, un altro importante elemento abbandona la formazione guidata da Jansen che, al momento, è in difficoltà nel reparto offensivo con un’Europa League da disputare. Il trasferimento della punta non era stato messo in conto alla fine della scorsa stagione, ma le richieste del suo procuratore (Mino Raiola) e le idee del ragazzo hanno fatto cambiare idea al club. I saluti arrivano dopo 5 anni di AZ Alkmaar con l’esordio nella formazione Jong nell’annata 2016-2017. Il campionato successivo, una sola presenza la prima in assoluto in Eredivisie: da quel momento in poi, le sue apparizioni nella massima divisione olandese saranno 64 con 22 marcature. La sua esplosione è da individuare negli ultimi 2 anni: Boadu, ormai titolare inamovibile prima per Slot e poi per Jansen, iniziò a gonfiare la rete senza più fermarsi andando con costanza in doppia cifra con, rispettivamente, 14 e 15 reti.
Le sue caratteristiche ormai sono ben note: punta centrale capace di segnare con il suo potente sinistro: il colpo di testa non è la dote migliore ma, se necessario, segna anche con quella. Eccezionale nel dribbling e la rapido negli inserimenti in area. Il Monaco, in un anno di mercato low cost, ha deciso di puntare proprio su di lui per puntellare l’attacco: in un 4-4-2 o in un 4-3-1-2 è perfetto per dare fiato a una delle punte. Boadu può anche essere utilizzato come seconda punta, meno da attaccante laterale anche se, in emergenza, può trasformarsi in ala. La sua potenza fisica gli permette di proteggere palla e di far salire la squadra, regalando così superiorità numerica nelle ripartenze. Il salto di qualità è importante e il passaggio in Ligue 1 non sarà una passeggiata: a 20 anni, Boadu ha la possibilità di imporsi già in un campionato diverso da quello olandese e di poter puntare al ritorno in Champions con una grande di Francia.
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