L’ha vinta due volte con il Milan e una con il Real Madrid (la decima per il club spagnolo). Questo il rapporto tra Carlo Ancelotti e la Champions League; una storia lunga, fatta di gioie e dolori e che stasera vedrà iniziare un nuovo capitolo. Il tecnico italiano è pronto, con il suo Bayern, ad intraprendere il percorso che lo dovrà portare al Millennium Stadium di Cardiff (sede della finale di Champions League 2016-2017).
Dopo il fallimento europeo di Guardiola, il Bayern ha deciso di voltare pagina andando a prendere quello che, senza ombra di dubbio, era il miglior allenatore in circolazione. Questo perché al club serviva una guida nuova, diversa, dopo che i rapporti con il tecnico spagnolo si era logorati. E allora Ancelotti rappresentava il profilo migliore per continuare un cammino di successi intrapreso da tempo; anzi, nella mente della dirigenza del Bayern, il tecnico di Reggiolo è l’uomo ideale per riportare nella bacheca dei campioni di Germania quella Champions che manca dalla stagione 2012-2013. Non sarà un compito facile quello di Ancelotti che in Europa è obbligato a fare meglio di chi lo ha preceduto e questo vuol dire quantomeno arrivare in finale; molto probabilmente, però, esserci nella notte di Cardiff non sarà sufficiente alla dirigenza tedesca, il Bayern la coppa la deve vincere. Non una passeggiata di salute vista la concorrenza, ma forse è proprio per questo che si è deciso di affidare la panchina ad Ancelotti, uno che nelle difficoltà riesce sempre ad esaltarsi. Si parte dall’Allianz Arena, contro il Rostov: il percorso verso la conquista della coppa dalle grandi orecchie è appena iniziato.
Il momento che tutti indicheranno come quello decisivo per la vittoria della Champions del Real di Ancelotti è il colpo di testa di Sergio Ramos in pieno recupero. Quella rete fu sicuramente decisiva, ma durante la competizione una mossa è stata determinante per far arrivare le “Merengues” in finale ed è stata mettere Di Maria come mezzala di centrocampo. E se con il Bayern dovesse fare una mossa simile? Chi sarebbe il Di Maria dei bavaresi? Tutto lascia pensare che una mossa del genere avrebbe come protagonista Muller, un giocatore estremamente duttile e che può ricoprire più ruoli. Nell’ultima sfida di campionato è stato messo largo nel tridente d’attacco, ma quando gli esterni di Ancelotti saranno tutti a disposizione, il numero venticinque del Bayern potrebbe transitare a centrocampo come mezzala. Le caratteristiche di Muller sono diverse da quelle del “Fideo“; il calciatore tedesco ha meno classe dell’argentino ma sa coniugare alla perfezione quantità e qualità e perciò un suo eventuale spostamento a centrocampo non toglierebbe nulla, in termini di equilibrio, al Bayern.
Ancelotti è pronto ad esaudire i desideri della sua nuova dirigenza. Vuole portare a casa la Champions League (sarebbe la quarta con tre club diversi ); non sarà affatto facile, ma il tecnico italiano ha tutte le carte in regola per poter alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie.
Adrien Rabiot, luci a San Siro. I due gol del centrocampista francese nel 3-1 maturato…
L’Italia di Luciano Spalletti scivola sul più bello. Sconfitta 3-1 contro la Francia a San…
Paul Pogba e la Juventus hanno deciso di dirsi addio. Il centrocampista francese e il…
A Roma il Ranieri ter è iniziato con l’auspicio che l’allenatore aggiustatore per eccellenza possa,…
È giunta al termine la storia d’amore tra il club bianconero e il centrocampista francese:…
Nella notte italiana, Radamel Falcao è diventato il colombiano con più gol nella storia del…