Il trionfo di Ancelotti. Quindicesimo titolo con il Real Madrid. Come lui, nessuno mai. Il tecnico italiano, dal 2021, anno del suo ritorno nella capitale spagnola che per stessa ammissione dell’allenatore, è più figlio del caso che della volontà.
La telefonata galeotta di una notte di mezza estate
Estate 2021. Sono giorni molto turbolenti al Real Madrid. Zidane ha appena lasciato l’incarico contro ogni previsione. Il francese ha preferito farsi da parte di fronte alle critiche che cominciavano ad intensificarsi nonostante a quel tempo fosse già riconosciuto come una delle leggende di maggior successo del club, non solo come giocatore, ma anche come allenatore. L’addio non era preventivato e ha colto di sorpresa il Real Madrid, che, nella ricerca di un suo sostituto è “caduta” su Ancelotti dopo una telefonata collocatasi su piani diversi. Ancelotti aveva chiamato il Real Madrid per raccomandare qualche giocatore dell’Everton, ma si è ritrovato irretito nella “trappola” della dirigenza. Al Real Madrid, del resto, o si dice sì o si pronuncia una risposta affermativa. Quella telefonata ha lasciato in eredità, sinora, 2 Champions League, 2 Campionati, 2 Supercoppe spagnole, 2 Supercoppe europee, 2 Mondiali per club e una Copa de Rey che si sono aggiunti a una Champions League, una Coppa, una Supercoppa Europea e il Mondiale per club.
Una trattativa lampo, sprint su Allegri e Conte
La trattativa si è chiusa in un lampo: il Real Madrid riteneva Ancelotti la soluzione migliore possibile per tamponare la partenza di Zidane. Ancelotti aveva voglia di rifarsi e un top club, con tutto il rispetto per Napoli ed Everton. Ad accelerare ulteriormente la trattativa è stato Max Allegri. L’ex allenatore della Juventus si era appena lasciato e neanche troppo bene con la sua Signora e aveva bisogno di staccare la spina. Al netto della stima, non c’è stato tempo per creare i presupposti di un suo arrivo in Spagna. L’alternativa era Antonio Conte, osteggiato però dallo spogliatoio del Real Madrid che vedeva in lui una guida troppo severa. Serviva un gestore, più che un allenatore. Identikit perfetto di Ancelotti. E così il Real è tornato prepotentemente sul tecnico. Scelta quanto mai azzeccata come spiegano i numeri: in questa seconda esperienza incominciata nell’estate del 2021, non c’è stata stagione in cui non sia stato alzato un trofeo. Tuttavia, questo 2024 è stato molto speciale perché la squadra bianca ha vinto cinque titoli , cosa che prima era riuscita a fare solo nel 2017 sotto la guida di Zinedine Zidane. Quell’anno il tecnico francese vinse campionato, Champions League, Supercoppa spagnola, Supercoppa europea e Coppa del mondo per club.