Un fulmine a ciel sereno; o forse no. La mattina seguente alla sconfitta in Champions contro il PSG per tre a zero, la dirigenza del Bayern Monaco si è riunita per decidere il futuro di Carlo Ancelotti. E’ stata una mattinata lunga e difficile, passata a capire cosa fare con il tecnico italiano. Alla fine è arrivata la notizia, abbastanza prevedibile, dell’esonero con la squadra affidata a Sagnol, uomo che conosce molto bene l’ambiente bavarese.
Sono molte le cause che hanno portato all’esonero di Ancelotti.
-Il mercato estivo: la campagna acquisti del Bayern Monaco è stata di altissimo livello dal momento che all’Allianz Arena sono arrivati calciatori del calibro di James Rodriguez, Tolisso, il giovane Sule, dal futuro assicurato e un giocatore di enorme eserienza come Rudy. Tanti soldi spesi che non giustificano l’inizio stagionale dei bavaresi: ok la vittoria in Supercoppa tedesca ma il terzo posto in campionato (tre punti dalla capolista Borussia Dortmund) e la brutta figura fatta al Parco dei Principi non sono accettabili.
-Il precampionato: che qualcosa non funzionasse si era già dalle amichevoli estive. La frase “è solo calcio d’agosto” sembrava più una scusa per giustificare le brutte figure (a livello di gioco e risultati) che il Bayern stava mettendo in fila. Ci si è voluto passare oltre ma, alla fine, il filo sottile che teneva Ancelotti legato alla panchina bavarese si è spezzato.
-Il rapporto con i senatori: la formazione con cui il Bayern è sceso in campo contro il PSG ha fatto molto rumore. Hummels, Robben e Ribery lasciati in panchina con Muller nel tridente offensivo. Scelte che agli occhi di molti sono sembrate una sorta di imposizione verso coloro con cui il rapporto non era più lo stesso. Ma andiamo con ordine:
Hummels: il difensore ex Borussia Dortmund) sembra non gradire il modo di difendere del Bayern (la squadra è sicuramente più lunga e il 2-2 con il Wolfsburg ne è una prova)che, in questa stagione, ha mostrato più di qualche lacuna nel reparto arretrato.
Robben e Ribery: nonostante l’età avanzi, i due attaccanti si sentono ancora importanti e non hanno gradito il troppo turno over che li ha riguardati.
Muller: si è discusso molto delle prestazioni, sotto le aspettative e le possibilità, del giocatore. Bisogna anche dire però che il vestito di attaccante esterno non fa per lui, mezzala pura e letale negli inserimenti.
Questi i tre motivi principali che hanno portato all’esonero di Ancelotti, andato incontro ad una serie di sfortunati eventi.
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