L’annata dell’Espanyol ha superato i limiti del fallimento: una Liga conclusa nella peggior maniera della storia del club, con un futuro adesso difficile anche da ricostruire. Nel ripercorrere la stagione della squadra di Barcellona neoretrocessa in Segunda, andiamo a vedere chi sono stati i tre migliori e peggiori giocatori.
Un capitano di una nave affondata, ma pur sempre un capitano. L’ex Napoli nonostante giochi molto spesso da centrale di difesa e poche volte nel suo naturale ruolo di mediano, è stato comunque il capocannoniere della squadra. Bottino magro a quota 4 reti che rende l’idea dell’annata fallimentare del club,ma il fatot che in coabitazione con altri giocatori ci sia lui fa capire quanto il capitano della squadra sia stato l’ultimo a mollare.
RDT è arrivato a situazione ormai compromessa: ha ottimi colpi tecnici e il suo ottimo avvio ha fatto credere alla squadra di avere delle chance salvezza. Poi il contesto è naufragato e nemmeno un grande acquisto come l’ex Real Madrid e Rayo è riuscito a fare la differenza. Ma nella grande delusione è stato tra i migliori.
Il campione d’Europa under 21 è la vera stella della squadra: già l’abbiamo citato nei calciatori da non farsi sfuggire sul mercato dei sicuri partenti dell’Espanyol e certamente ad approfittare del calo del prezzo del cartellino sarà un club importante. Regista pronto anche a livelli internazionali, capitato in una squadra andata in malora.
Se si pensa alle attese che c’erano su quesot al calciatore al momento dell’esplosione al Boca Juniors è davvero clamoroso vederlo a certi livelli in questa stagione. L’anno con l’Espanyol è stato totalmente insufficiente, con una rete sola in 27 presenze: gli infortuni sono stati tutti lievi e non ha mai trovato la continuità che ci si aspetta da un calciatore con un certo status.
Anche il Monito è tra le note dolenti di questa stagione. Si era presentato benissimo nel cammino di preliminari di Europa League ma poi ha contribuito davvero poco alla causa nel tragitto fallimentare di campionato. Pochi squilli in un sistema che non favoriva le sue qualità: nonostante l’annata a vuoto si edono potenzialità per un riscatto immediato.
In generale annata tragica per gli argentini dell’Espanyol: il Chucky è stato quello più sforunato sul piano degli infortuni, visto che comunque il suo percorso in Europa League era stato all’insegna della continuità sotto porta. Però da un attaccante di livello internazionale che veniva da un’ottima esperienza come quella allo Shakhtar ci si poteva certamente aspetatre di più, poi nel finale l’ennesimo infortunio gli ha impedito di trovare spazio nella fallimentare corsa salvezza dei Periquitos.
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