Una Liga da analizzare: il campionato spagnolo si è da poco concluso e analizzeremo squadra per squadre chi sono stati i calciatori migliori in tutto l’arco delle 38 giornate. Non si può non partire dal Real Madrid, la squadra tornata a vincere il campionato a tre anni di distanza dall’ultimo successo, in grado di vincere tutte le partite del post-emergenza fino a ottenere l’aritmetica, per poi pareggiare l’ultima gara a conti già chiusi.
Il premio di giocatore piùdecisivo della squadra lo merita sicuramente Sergio Ramos. Capitano, leader, fenomenale in campo: ha trascinato emotivamente la squadra sia con il suo grande carisma al centro della difesa, che con i suoi gol, tanto da arrivare addirittura in doppia cifra a fine campionato. Sarà fondamentale anche nel tentativo di impresa in Champions.
L’altra grande firma di questa stagione: per la prima volta è stato realmente al centro del progetto tecnico del Real Madrid, ha segnato tutti gol pesanti e valorizzato il contesto attorno a sé. Adessè è la chioccia per gli altri, un facile riferimento, secondo in classifica marcatori solo per lo strapotere di Lionel Messi. Ma forse a livello di incisività è la sua migliore Liga con la maglia Blanca.
Come terzo nome la gara sarebbe aperta a tanti nomi: Valverde che è stato la sorpresa dell’anno, Casemiro che ha giocato a livelli da fenomeno puro, o Vinicius che ha segnato il gol più importante del campionato. Ma la vera terza stella del Real Madrid di quest’anno è stata sicuramente Courtois, soprattutto nel post-emergenza: il belga è tornato ai suoi massimi livelli, con parate decisive che hanno contribuito tantissimo nella vittoria del campionato.
In base alle aspettative è sicuramente la grande delusione dell’anno. Quando è in palla dimostra sempre di essere un grandissimo giocatore, ma il suo impatto anche per via degli infortuni è stato davvero minimo. Vero, non ha troppe colpe dirette, ma comunque non ha lasciato quel segno che si aspetta da un acquisto del genere.
L’altro acquisto sbagliato è quello del serbo. Poteva essere l’alternativa per Benzema e invece il francese è diventato più imprescindibile di prima. Tante punte in avanti, ma Jovic non è mai entrato con credibilità nelle rotazioni di Zidane e forse ha bisogno di un anno in prestito per potersi permettere più minuti con una maglia del genere.
La terza scelta è davvero la più facile: anche nel suo ritorno a Madrid James ha fatto scena muta,con la giustificazione di qualche infortunio in mezzo sì, ma comunque senza lasciare traccia anche nei periodi di piena salute. La sua carriera si è arenata e difficilmente troverà sbocchi importanti in questa squadra. Serve ripartire da progetti più umili perché a oggi il suo livello non incide in top club come Real Madrid e Bayern.
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