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Amiri, il campione d’Europa trascina la Germania verso la finale

Ci avevano creduto un po’ tutti nel sogno della Romania, sorpresa indiscussa di questo Europeo Under 21. Purtroppo per i ragazzi di Radoi sulla strada è capitato l’ostacolo Germania, visto fin dai nastri di partenza come uno dei pericoli numero uno di questo torneo. Il 2-2 dell’inizio ripresa aveva lasciato ancora aperto un piccolo spiraglio, ma alla fine dei 90 minuti non c’è stata storia: un 4-2 schiacciante e doloroso chiuso dalla rete di Nadiem Amiri, uno dei tre superstiti tedeschi dell’Europeo vinto due anni fa.

Certo, all’epoca Amiri era poco più che un ventenne dalle belle speranze, ma riuscì ugualmente a giocarsi qualche minuto della finale contro la Spagna, diventando così uno dei pochissimi privilegiati ad aver preso parte a due competizioni consecutive. Sarà l’esperienza, la forza di un gruppo ben consolidato oppure la voglia di riconfermarsi campioni per la seconda volta, ma questa Germania ha dimostrato una volta di avere qualche marcia in più rispetto a tutte le altre squadre rimaste in ballo (Spagna e Francia, altre due tra le favorite).

E con un Amiri così tutto sembra diventare più facile: il ragazzo prodigio dell’Hoffenheim non doveva essere uno dei protagonisti di questo torneo, a cui non arrivava al pieno della forma vista la frattura subita all’inizio della stagione, aggravata poi dalla rottura del legamento collaterale della caviglia che lo ha colpito proprio nell’ultima partita di Bundesliga. Gli infortuni quindi hanno accompagnato il tedesco lungo il corso di quest’anno complicato, in cui ha potuto giocare appena 15 partite in tutte le competizioni (segnando comunque tre gol), ma che adesso quasi inaspettatamente potrebbe regalargli la svolta più bella di tutte.

E di certo non è un caso se nella prima partita giocata per intero è riuscito addirittura a segnare una doppietta decisiva: la sfortuna non gli ha impedito di mostrare il suo vero talento, fortunatamente della Germania arrivata in finale grazie ai suoi due gol contro la Romania. E chissà se dopo aver vestito i panni del trascinatore, Amiri non potrà vestire anche la maglia da titolare nell’ultima partita, quella che potrebbe incoronarlo campione d’Europa proprio come due anni fa.

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