Calcio

Amala, cinica Inter amala

L’Inter elimina il Bayern e vola in semifinale di Champions contro il Barcellona. Ferrante: “Questa squadra non è più pazza, è feroce. E Lautaro è diventato leggenda”

Scrivetelo pure sui muri di Milano, dipingetelo negli spogliatoi di Appiano, incidetelo sul marmo di San Siro: l’Inter non è più pazza. Non lo è da un pezzo. E la partita di ieri sera è la conferma definitiva. Il 2-2 contro il Bayern Monaco, una delle squadre più abituate a vincere nel mondo, vale una semifinale di Champions. Ma vale soprattutto una narrazione nuova.

Addio al caos, ai finali da infarto, agli alibi mascherati da passione. Questa Inter è lucida, letale, matura. Sa soffrire quando serve, colpisce quando può, resiste quando dovrebbe crollare. Ecco perché oggi lancio una provocazione (che tanto provocazione non è): “Altro che ‘pazza Inter’, oggi è ‘cinica Inter’. E va amata ancora di più.”

Lautaro: da capitano a simbolo

Se c’è un volto, un nome, un cuore da scolpire dentro questa qualificazione, è Lautaro Martínez. Gol pesantissimo all’andata, e ieri sera, quando tutto sembrava sul punto di sfuggire, un’altra prova da leader totale. Lotta, corre, guida, sbraita. Si carica la squadra sulle spalle, e lo fa con quella mistura perfetta di talento e coraggio che hanno solo i grandi. I grandissimi.

La fascia sul braccio non è più solo un simbolo. È la conferma che questo ragazzo è diventato un uomo. E non un uomo qualunque: il capitano dell’Inter che torna tra le prime quattro d’Europa, per la seconda volta in tre anni. Qualcuno storceva il naso, anni fa. Oggi nessuno più osa parlare. Perché Lautaro è diventato ciò che meritava: un’icona.

Solo quella del Triplete avrebbe potuto fare lo stesso

Il Bayern, dopo il vantaggio, ha avuto cinque minuti in cui lo stadio è piombato nel silenzio. Ma l’Inter no. L’Inter ha continuato a giocare. Senza panico, senza fretta. Ha rimesso il pallone al centro e ha cominciato a cercare le crepe. E alla fine, le ha trovate. Ecco il punto: “A parte quella del Triplete, nessun’altra Inter della storia recente avrebbe avuto la forza di restare in piedi dopo quel gol.”

Invece questa sì. Questa è diversa. Per struttura, per testa, per profondità, per spirito. Bastoni gigante, Calhanoglu direttore d’orchestra, Barella scatenato. E Sommer? Sempre lui: il portiere che non fa miracoli perché non ne ha bisogno. Fa tutto con freddezza. Con lo stile dei campioni veri.

A testa alta, verso il Barcellona

Ora arriva il Barcellona. Un nome che evoca sfide epiche, da Ronaldo a Mourinho, da Icardi a Messi. Ma questa volta, i catalani non sono gli unici ad avere la storia dalla loro parte. L’Inter arriva in semifinale con la forza di chi non ha più bisogno di raccontarsi leggende, perché le sta riscrivendo.

Il Triplete non è un tabù, è un’ispirazione. E Simone Inzaghi — destinato a firmare il rinnovo — non è più “quello bravo ma che perde”, è l’uomo che ha preso una squadra spenta e l’ha riportata tra i giganti. Con classe. Con logica. Con cuore.

“Inzaghi è il nostro Ferguson con l’anima romagnola e lo smoking addosso.”

E allora sì, cantiamola pure:

Amala, cinica Inter amala.
Perché a furia di crescere, questa squadra è diventata grande.
E adesso, il mondo deve tremare.

Matteo Ferrante

Mi chiamo Matteo Ferrante e sono un interista convinto. Da sempre vivo il calcio con la passione di chi sa che l’Inter è la squadra più forte d’Italia. Come giornalista, mi piace raccontare le vittorie e difendere la mia squadra con un po’ di sarcasmo, soprattutto quando le critiche si fanno infondate. Dal 2016 scrivo per diverse testate, cercando di trasmettere a chi mi legge l’entusiasmo e la fiducia che solo l’Inter sa regalare. Il futuro è nerazzurro, e non vedo l’ora di continuare a celebrarlo

Recent Posts

Inter ora è crisi, la curva: “Marotta vai a c****e”

La stagione 2024-2025 per l'Inter si sta rivelando un vero e proprio incubo, un cammino…

11 ore ago

Inter-Psg, l’ex Alessia Tarquinio al veleno su Sky Sport

Negli ultimi anni, Sky Sport ha dimostrato un impegno costante nel seguire gli eventi sportivi…

1 giorno ago

Finale Champions, la storia dice PSG ma Inzaghi è un guastafeste

Finale di Champions League, l’attesa è finita. Inter e Paris Saint Germain si incontrano per…

1 giorno ago

Milan, è ufficiale: Allegri è il nuovo allenatore, ritorna a sedere sulla panchina rossonera dopo 11 anni

Il Milan riparte da Max Allegri, a Milanello si rivedrà il tecnico livornese: l'ultima volta…

2 giorni ago

Real Madrid, Alexander-Arnold ha firmato: già in campo al Mondiale per Club con i ‘Blancos’?

È arrivata l’ufficialità di un trasferimento che ha tenuto banco per mesi nel mondo del…

2 giorni ago

Milan, con Tare e Allegri è già l’ora del mercato: occhi su due talenti italiani per il centrocampo

Milan, Allegri e Tare puntano su un play italiano per il centrocampo: ecco quali sono…

2 giorni ago