Una tragedia immensa: O Ney ha mandato un carico di beni di prima necessità. Invece, l’attaccante del Gremio ha salvato – si stima – almeno 100 persone
È tragico il bilancio dell’alluvione che ha colpito il Brasile in questi giorni. Sono oltre 100 le vittime delle devastanti inondazioni che hanno colpito il sud del paese. A renderlo noto sono le autorità locali mentre la ricerca di decine di persone ancora disperse è stata interrotta da nuovi temporali. Questa è considerata la peggiore calamità naturale che abbia mai interessato lo stato brasiliano del Rio Grande do Soul: sono stati colpiti circa 400 uomini, con centinaia di persone ferite e oltre 160mila costrette ad abbandonare le proprie case. Molti non hanno accesso all’acqua potabile o all’elettricità e nemmeno i mezzi per chiedere aiuto, con i servizi telefonici e internet inattivi in molte località.
“Un monito per l’umanità”. È quanto ha detto il presidente del Brasile, Luiz Inacio da Silva, parlando dell’alluvione e dei cambiamenti climatici che stanno sconvolgendo il nostro pianeta. Sempre rispetto alla tragedia nello stato meridionale del Paese, il capo dello stato ha detto che “avremo una dimensione di quello che è stato questo disastro climatico solo quando le acque si ritireranno e si tornerà alla normalità. Voglio visitare tutti i comuni colpiti per vedere da vicino cosa è successo davvero”.
Davanti a questa immensa tragedia si è mobilitato il mondo del calcio. Un dramma, quello dell’alluvione in Brasile appunto, che non ha lasciato indifferente neanche Luciano Spalletti, c.t. dell’Italia, che la prossima estate sarà impegnato sulla panchina azzurra negli Europei che si disputeranno in Germania. L’ex allenatore del Napoli, con il quale ha vinto lo scudetto del 2023, ha voluto dedicare un video messaggio alla popolazione che in queste ore sta soffrendo: “Un grande abbraccio a tutte le famiglie del Brasile colpite dall’alluvione e in particolare ai parenti delle vittime. Il vostro è un popolo forte e saprà reagire anche a questa catastrofe”.
Non solo Spalletti. In corsa per gli aiuti c’è anche Neymar, stella della Seleçao, che adesso gioca (anche se è infortunato) in Arabia Saudita l’Al Hilal. L’ex fantasista di Santos, Barcellona e Psg sta aiutando le persone in difficoltà e le famiglie delle vittime, inviando con il suo jet privato un carico di beni di prima necessità. Lo ha spiegato lo stesso O Ney con dei post sul proprio profilo Instagram: “Il Brasile sta attraversando un momento delicato e dare una mano non è mai troppo. Indipendentemente dalla tua condizione finanziaria, quello che conta è cosa hai nel cuore. Di solito non amo pubblicare quello che faccio per beneficenza perché chi aiuta gli altri non lo fa per le interazioni, ma per il cuore. Questo post però serve a incoraggiare tutte le persone ad aiutare. Ringrazio in anticipo i piloti degli aerei privati e tutte le persone coinvolte. Sono qui, da lontano, a pregare perché tutto torni alla normalità. Mio papà si sta occupando della cosa e sta fornendo tutto l’aiuto possibile”.
Parole bellissime quelle dell’attaccante, ultimamente criticato per il video nel quale festeggiava sua figlia e nel frattempo giocava a poker on line. Era finito nel mirino della critica anche per aver prestato a Dani Alves i 150mila euro utili per avere uno sconto di pena nel procedimento che lo ha visto condannato a quattro anni e mezzo di carcere per lo stupro di una ragazza in una discoteca di Barcellona il 30 dicembre 2022.
Non c’è, però, soltanto Neymar, ad avere il cuore d’oro per i suoi connazionali e per il suo paese In fila in questa catena di solidarietà c’è anche Diego Costa, attualmente al Gremio, dopo aver fatto fortuna in Europa. Il centravanti non si è tirato indietro e ha deciso di aiutare chi è in difficoltà, utilizzando la sua jeep e la sua moto d’acqua per aiutare a trasportare in salvo le persone intrappolate dalle inondazioni, facendosi aiutare da alcuni amici che hanno partecipato alle operazioni. Così facendo, si stima che l’attaccante abbia salvato 100 persone.
Un numero importante davanti a una tragedia del genere. E pensare che tutto è iniziato casualmente: quando il giocatore rientrava dall’allenamento sulla sua jeep, è stato fermato da un gruppo di uomini in cerca di aiuto e da lì ha cominciato ad affiancare i soccorsi mettendo a disposizione il suo fuoristrada e due moto d’acqua, portate da alcuni amici. Insomma, il calcio si mobilita per far rialzare il Brasile.
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