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Allsvenskan: l’apoteosi del Dalkurd FF

Piccole alla riscossa, in Svezia, dove il Brommapojkarna s’è regalato i primi punti di questo campionato pareggiando al Grimsta IP contro un Häcken nervoso e ridotto in 9 per le espulsioni di Alexander Faltsetas e Daleho Irandust. E se il Djurgården ringrazia la seconda rete consecutiva del centrale difensivo Marcus Danielsson per il misero pareggio casalingo contro la matricola Trelleborg, vuol dire che a zero punti in classifica restano sorprendentemente due delle squadre candidate a occupare i piani alti. Sono l’Elfsborg sconfitto a Kalmar e l’Östersunds FK di Graham Potter, che ha clamorosamente toppato quest’inizio di campionato venendo sconfitto al Domnarvsvallen dal sorprendente Dalkurd. Il club neopromosso ha festeggiato in tal modo la prima vittoria in Allsvenskan della sua intera storia, traguardo celebrato solo dai 1600 presenti sugli spalti, pochini per l’esordio, ma dietro a tutto ciò c’è una storia da raccontare.

Il Dalkurd, o meglio Dal Kurd, è una squadra di Borlänge che vanta una storia particolare. Era il 2004 quando un rifugiato di origine curda, tale Ramazan Kizil, vide nel pallone una grandissima possibilità per togliere i ragazzi da vie delinquenziali e brutti giri. Nacque così un esperimento sociale per migliorare l’integrazione dei ragazzi curdi: in Svezia se ne contano circa 85mila, e se ricordate bene anche il capitano dell’Östersunds FK, Brwa Nouri, ammise di aver compiuto piccoli furti e qualche spaccio in gioventù. Da lì l’esigenza di accelerare la creazione di posti di lavoro, con lo sbarco nel calcio professionistico e il tentativo di dare seguito alla grandissima voglia di rivalsa che nutrivano in cuor loro. I colori sociali sono quelli classici, il rosso, il giallo e il verde, mentre la denominazione ebbe origine dalla sintesi di due parole: Dalarna, ossia la regione in cui si trova la città di Borlänge, e Kurdistan, ovvero il motivo che unisce queste persone prima ancora che la comune militanza nel club. Club che oggi vanta il sostegno di due fratelli milionari, Kawa e Sarkat Junad, impegnati nel settore delle telecomunicazioni e affascinati dal progetto messo in atto. Così, con le giuste fondamenta economiche e la spinta dei Roj Fans, la tifoseria organizzata del Dalkurd, tutto è andato a gonfie vele.

La componente del tifo è estremamente potente, e i numeri confermano tutto questo meglio di ogni altra cosa. I likes su Facebook alla pagina ufficiale del Dalkurd FF sono infatti 35mila, discreta somma ma nulla più. Se tuttavia digitate nella barra di ricerca la parola “Dalkurd Supporter” vi apparirà un risultato di 1,5 milioni di mi piace. Cifra folle, se si pensa che la fanpage ufficiale dell’Allsvenskan ne ha 50mila e comprende tutto il campionato. Traslitterando il tutto in Italia, è come se i tifosi del Benevento fossero 30 volte superiori a quelli del campionato intero. Dato che si spiega coi valori di cui si fa portatore il Dalkurd, che nel 2015 fu portato in Superettan dall’allenatore Andreas Brännstrom. Allora, il mister spiegò il successo in due frasi. La prima: «Det finns ingen jag hos oss», ossia “non c’è nessun io nella squadra”. La seconda: “Non si gioca mai in trasferta”. Ecco, appunto: i dati ufficiali della seconda giornata di Allsvenskan dicono che il Dalkurd ha giocato in casa contro l’Östersunds FK. Tralasciando il sorprendente risultato (3-0, risultato impronosticabile con doppietta di Mohamed Buya Turay intervistato QUI da Matteo Albanese), sorprende come i tifosi di casa siano stati soli 1600. Contraddizione con quanto sostenuto finora? Macché. Il discorso è che il Daklurd è originario di Borlänge, gioca normalmente a Uppsala ma in questa stagione è stato costretto a traslocare al Domnarvsvallen di Gävle perché allo Studenternas IP è già la casa del Sirius IK e come se non bastasse è in corso di ristrutturazione. L’anima nomade non ha certo fermato un club di rifugiati, oggi allenato dal bosniaco Azrudin Valentić: volete mica che, dopo le ben 7 promozioni in 13 anni, i tifosi avessero deciso di ridurre il loro affetto verso i loro beniamini?

I risultati:
Örebro SK – IFK Norrköping 1-1 (84′ Rogic – 47′ Smith)
Djurgårdens IF – Trelleborgs FF 1-1 (25′ Danielsson – 54′ E. Andersson)
Kalmar FF – IF Elfsborg 1-0 (20′ Diouf)
Dalkurd FF – Östersunds FK 3-0 (35′ e 85′ Buya Turay, 55′ Berg)
IK Sirius – GIF Sundsvall rinviata
IF Brommapojkarna – BK Häcken 2-0 (19′ Ajeti, 89′ Petrovic)
Malmö FF – AIK Solna 1-1 (44′ rig. Rosenberg – 12′ Goitom)
IFK Göteborg – Hammarby IF 1-2 (60′ Diskerud – 62′ Paulsen, 90′ Hamad)

La classifica: Hammarby 6,  AIK Solna 4, Malmö FF 4, IFK Norrköping 4, Djurgårdens IF 4, IFK Göteborg 3, Brommapojkarna 3, Dalkurd 3, Kalmar 3, BK Häcken 3, Örebro SK 2, GIF Sundsvall 1, Trelleborgs 1, IK Sirius 0, IF Elfsborg 0, Östersunds FK 0.

Matteo Albanese

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