Il Dijon non versa in buone acque in questo momento. È ultimo a pari merito con lo Strasburgo a quota 9 e, nonostante bastino soli 3 punti per rigirare la classifica, è già tempo di affrettare la conquista di qualche punto per non aggravare la situazione. In particolare, con squadre come Rennes, Monaco e Lione imbrigliate nelle ragnatele della zona retrocessione, la concorrenza potrebbe diventare tossica molto presto. Les Moutardes vengono da un eroico pareggio in casa del Lione. Lo 0-0 non ha rafforzato le certezze della squadra, ma ha imposto ai tifosi la figura di Alfred Gomis come certezza a cui appendersi nei momenti delicati della stagione. Una prestazione a dir poco pazzesca che conferma quanto di buono fatto dal suo arrivo ad oggi.
Prima che il portiere di scuola Torino si prendesse la maglia da titolare in Borgogna, la squadra di Jobard aveva concesso 13 tiri a partita, preso 1.75 gol a partita e perso tutte le prime 4 partite con Rúnarsson capace solo di 2.5 parate ogni 90 minuti. Con Gomis, invece, sono arrivati già 4 clean sheets in 6 partite nonostante la squadra abbia concesso agli avversari più tiri a partita rispetto a prima (15 contro 13). Aumentato di molto anche il save-ratio, ossia il rapporto percentuale tra i tiri nello specchio e le parate, passando dal 58.8% del #1 islandese all’88% di Gomis. Senza dubbio, la prestazione contro il Lione ha impennato le statistiche del ‘Puma’ senegalese. L’OL ha calciato in porta 24 volte andando a bersaglio 10, ma senza trovare la via del gol.
Per un portiere della sua stazza, può anche essere facile occupare molto spazio anche se sta stupendo l’elasticità. In Serie A appariva incerto nelle uscite alte ed eroico solo in alcune occasioni. La Ligue 1 sembra forgiargli anche il carattere oltre alla tecnica. Vederlo urlare e dare indicazioni alla difesa è stato qualcosa di nuovo, ma che potrebbe diventare fondamentale per cementare la difesa del Dijon, chiamato a una lotta salvezza dura e lunga.
Sembra rinvigorito il portiere ex SPAL, dopo aver perso il posto da titolare nella scorsa stagione a Ferrara in favore di Viviano nonostante un buon inizio e dopo esser stato messo in discussione in estate quando una sua papera stava rischiando di far eliminare il Senegal dalla Coppa d’Africa. La stagione in corso sembra quella della rinascita: l’obiettivo salvezza è più vicino se continuerà a parare così.
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