Il Basaksehir supera con difficoltà l’Ankaragucu, rimontando lo svantaggio rimediato nel primo tempo: l’entrata di Robinho e la prestazione di Aleksic consolidano il primato solitario, in attesa della gara del Trabzonspor. Una vittoria importante con tre punti pesanti: un altro piccolo passo verso il titolo.
Il Basaksehir continua per la sua strada anche se l’ostacolo Ankaragucu si rivela insidioso e quasi fatale: l’ostacolo era posizionato bene sulla strada, ma una grande prestazione di Aleksic e l’intuizione Robinho, permettono al club di Istanbul di guadagnare tre punti d’oro sulla rivale Trabzonspor, che ancora deve scendere in campo.
L’intera gara è in mano agli ospiti dell’Eryaman Stadium, ma i padroni di casa si arroccano in difesa, concedendo poco, nonostante il continuo assedio. La rete del temporaneo vantaggio, firmata da Rodrigues su rigore, porta l’Ankaragunu a trincerarsi ancora di più, abbandonando completamente la voglia di attaccare e scoprisi. Il muro regge egreggiamente sotto gli attacchi nemici che non riescono ad espugnare il fortino. Nella ripresa, Buruk getta nella mischia Robinho, rilevando un inconsistende D. Ba. All’asso brasiliano bastano tre giri d’orologio per impegnare seriamente l’estremo difensore Ricardo che, respingendo corto, spiana la strada al tap-in vincente di Aleksic. Non contento, il trequartista, un quarto d’ora dopo serve la palla vincente alla rimonta firmata Visca. L’obiettivo è centrato e il Basaksehir inizia a gestire il match riuscendo a strappare un successo che vale oro.
Con la vittoria, nella ventottesima giornata, il Basaksehir vola a +3 sul Trabzonspor e spera in un passo falso degli avversari per restare in vetta solitaria. Aleksic si accende nella ripresa, riuscendo ad abbattere un muro assediato dall’intera squadra: il serbo è al quarto centro in 18 partite. La sua partita viene impreziosita anche dall’assist vincente per Visca che non deve far altro che trafiggere un incolpevole Ricardo. Una parte del merito non può essere negata a Robinho che cambia il passo alla manovra offensiva: profondità e velocità creano confusione in una difesa statica ma sempre ben posizionata. Serviva un guizzo e l’ex Milan non si fa pregare due volte, auspicando un pari che fa crollare le certezze dell’Ankaragucu. Il secondo miglior attacco della Super Lig resta una certezza e il sogno di centrare il titolo permane più vivo che mai.
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