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Alejandro Balde, l’unico sorriso del Barcellona

Trovare qualche spunto positivo nella notte del Camp Nou per il Barcellona è davvero una missione, anche perché i danni non si sono limitati a una sconfitta che oltre a essere pesante nel punteggio ha dato l’impressione di essere una dichiarazione di impossibilità anche di rientrare nella lista delle outsider, ma si sono espansi anche sul fronte infortuni. Pedri e Jordi Alba sono due nomi pesantissimi in infermeria, ma anche l’assist per permettere ai giovani come Alejandro Balde di uscire allo scoperto.

Proprio Balde è una delle sensazioni positive della disastrosa gara blaugrana contro il Bayern: in una notte in cui Araujo ha dovuto salvare il salvabile con interventi estremi, l’unico altro voto più che sufficiente è stato quello del classe 2003 subentrato proprio a Jordi Alba. Il terzino mancino è nell’orbita della prima squadra già dal precampionato, dove ha disputato alcune delle gare amichevoli dimostrandosi un giocatore dalle grandissime potenzialità.

Ottimo in fase di spinta, con un dribbling eccezionale anche verso il centro del campo che lo rende un pericolo grandissimo per le difese che lo devono contenere. Ma se quanto visto in partite poco provanti con Girona e Nàstic o nel contesto della squadra B non può essere ritenuto un test sufficiente, il bel subentro col Bayern lascia presagire che le qualità viste possono essere replicate anche in contesti di alto livello.

Ed è un po’ l’unica speranza a cui è aggrappato il Barcellona, che sul mercato non si è preoccupato di trovare un sostituto a Junior Firpo (andato al Leeds), lasciando così la fascia al solo Jordi Alba. Solo che l’ex Valencia sarà fuori per diverse settimane per un problema al bicipite femorale e quindi fino al suo ritorno l’opzione principale sarà quella di Alejandro Balde. Un’occasione gigantesca per lui, soprattutto se Koeman dovesse confermare la difesa a tre ce lo sgraverebbe da troppi compiti difensivi che forse sono per ora eccessivi per un giocatore così di spinta.

Un talento così merita una grande occasione, anche se qui Koeman lo schiererà più perché obbligato che per altro. Ma dopo essere riuscito a strappare gli applausi in una notte nerissima per il Barça contro il Bayern, forse le prossime sfide potrebbero non spaventarlo affatto.

simonegamberini

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