Andando a vedere le ultime tre partite dell’Italia (contro Spagna, Israele e Macedonia), le indicazioni non sono assolutamente positive. Quattro punti conquistati e un gioco che non ha mai dato convinto; Ventura, con il suo 4-2-4, non sta ottenendo i risultati sperati dal momento che questo sistema di gioco non sembra adattarsi alle caratteristiche degli azzurri (uno dei più penalizzati è senza dubbio Insigne, costretto ad un lavoro di copertura che non è nel suo repertorio). Contro l’Albania di Panucci, l’Italia è chiamata a dare un segnale forte per rispondere in maniera positiva alle critiche piovute nel post Macedonia. Un successo consentirebbe agli azzurri di essere praticamente certi di arrivare ai playoff come testa di serie.
Una partita fondamentale per l’Italia che ha assoluto bisogno dei tre punti per vari motivi: bisogna raggiungere il playoff come testa di serie; serve dare una risposta positiva dopo le ultime brutte prestazioni; vincere vuol dire anche dimostrare di essere sulla stessa linea d’onda dell’allenatore, criticato nell’ultimo periodo. Per battere l’Albania, però, gli azzurri devono giocare una gara completamente diversa rispetto a quella disputata venerdì. I due aspetti che gli azzurri devono cambiare sono l’appoccio alla gara e mantenere la concentrazione nel corso del match; sarebbe utile, inoltre, iniziare a vedere delle idee di gioco visto che in nove gare di qualificazione l’Italia è apparsa molto confusionaria.
L’Albania in un girone proibitivo, visto la presenza di Spagna e Italia, ha fatto il massimo anche se a livello di gioco qualcosa in più era lecito aspettarselo. Questa sera i ragazzi di Panucci avranno voglia, di fronte al proprio pubblico, di chiudere il Gruppo G con un risultato prestigioso; gli azzurri dovranno fare attenzone proprio alla carica dell’allenatore albanese che ben conosce il nostro calcio e avrà voglia di riscatto dopo le brutte esperienze, proprio in Italia, sulle panchine di Livorno e Ternana. Panucci, italiano all’estero con una missione: fare ancora più male ad una nazionale che sta vivendo uno dei momenti più brutti della storia recente.
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