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Al River la Copa Argentina: 4-3 al Rosario con tripletta di Alario

Un successo storico per il River Plate: la Banda alza al cielo la sua prima Copa Argentina dopo aver vinto una finale emozionante, illogica e per certi versi drammatica.

Ancora una volta i gol pesanti li segna Alario: il Pipa non si accontenta di essere l’eroe della Copa Libertadores 2015, vuole prendersi la scena e dominare l’ambiente River. 3 gol, due su rigore e uno su azione, uno più importante del’altro. La partita finisce 4-3 e sono le sue giocate a fare la differenza: dal dischetto è glaciale, in area è difficilissimo da muovere. Sblocca la partita prima e la pareggia due volte poi, prima di quel gol di Ivan Alonso che ha ancora la forza per segnare un gol decisivo.

Il Rosario Central sembra avere la situazione in pugno: ribalta l’1-0, torna avanti sul 3-2 ma poi nel giro di pochi minuti sciupa tutto e riesce a perderla. Il River la vince con il cuore e con l’esperienza, trasforma in incubo quella che era già una maledizione per il Central. Terza finale consecutiva persa per la Canalla, terzo boccone amaro da mandare giù nella stessa coppa, nello stesso momento dell’anno e nello stesso turno, quello più importante.

Il River Plate riscatta il KO nel Superclasico con un trofeo che non aveva mai vinto, si qualifica alla Copa Libertadores 2017 con l’ultima chiamata e nonostante la squadra in campionato dia segnali tutt’altro che rassicuranti rimane lì, a giocarsela con le più grandi.

Festa grande al Mario Alberto Kempes di Cordoba dove nell’esultanza dei Millionarios non mancano cori e sfottò contro il Boca che alla prossima Libertadores non ci sarà. Gallardo forse il suo ciclo con il River l’ha concluso: ha vinto tutto ciò che c’era da vincere tranne il Mondiale per Club, un’impresa che al calcio argentino manca addirittura dal 2003. Ora però il Muñeco tenterà l’ultima avventura in ambito internazionale per far entrare il suo River Plate nella storia più di quanto non lo sia.

Simone Gamberini

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