Alla fine, l’Ajax si conferma campione d’Olanda con una giornata d’anticipo rispetto alla chiusura dell’Eredivisie: gli ajacidi tornano sul tetto della nazione per la 36a volta nella loro storia anche se, nonostante i numeri, è stato più complicato rispetto agli ultimi successi. Un applauso è doveroso al Psv di Schmidt in grado di mettere pressione fino alla fine a Ten Hag che ha dovuto tirare fuori il meglio dai suoi ragazzi, privi di altre distrazioni con Europa e KNVB Beker ormai abbandonate.
Dopo una stagione quasi da dimenticare, l’Ajax rialza l’entusiasmo con il titolo nazionale messo nuovamente in bacheca: secondo consecutivo dal post pandemia che annullò il campionato 2019-2020 che vedeva sempre gli ajacidi protagonisti all’inseguimento di un AZ Alkmaar che stava lasciando solo le briciole ai rivali.
I ragazzi di Ten Hag chiudono i conti alla Johan Cruijff Arena, con una giornata di anticipo, davanti ai propri tifosi: il pokerissimo rifilato all’Heerenveen è la testimonianza di un’annata sofferta su tanti fronti nonostante l’enorme trapotere tecnico, soprattutto in patria. La Champions ha portato meno soddisfazioni del previsto con l’inaspettata eliminazione agli ottavi contro il Benfica, mentre la KNVB Beker è sfumata in finale contro il Psv che aveva privato i rivali anche della Johan Cruijff Schaal di inizio stagione. Unico obiettivo rimasto era il campionato e i biancorossi di Amsterdam non si sono fatti pregare nonostante i Boeren non abbiano mollato fino alla fine. Nel 5-0 contro i frisoni le firme sono state di Tagliafico, Haller, Berghuis, Brobbey ed Alvarez: il messicano chiude anche questo incontro con il secondo gol consecutivo in 2 partite, anche se il pareggio contro l’AZ ha avuto un valore molto più importante per il titolo. Haller si conferma il capocannoniere della competizione con una media incredibile, nonostante l’assenza a gennaio per la Coppa d’Africa: l’ivoriano è a quota 21 sigilli in 30 partite con un match ancora da disputare e il primo inseguitore, nella classifica marcatori, a 5 lunghezze di distanza.
I numeri dell’Ajax sono comunque incredibili: 82 punti totalizzati con il miglior attacco e la miglior retroguardia della competizione. Il reparto offensivo ha messo a segno 94 marcature con Haller davanti a tutti per gol, seguito da Tadic con 13 e autore di ben 18 assist vincenti. Nessuno come lui nonostante Berghuis abbia raggiunto la doppia cifra nei suggerimenti vincenti salendo a 10: ottimo apporto anche di Brobbey, tesserato dai biancorossi a gennaio e autore di 6 reti pesanti nonostante il poco impiego a causa di un infortunio che lo ha tenuto fuori più del previsto. La difesa è stata la meno perforata della stagione: 17 sigilli al passivo con ben 22 clean sheet in 33 partite di Eredivisie. Numeri importanti che rendono onore alla formazione che ha meritato, senza alcun dubbio, di chiudere in testa a questo campionato: adesso arriverà la rivoluzione e dal prossimo anno ci sarà un nuovo allenatore e probabilmente una nuova squadra con una mentalità tutta da scoprire.
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