L’Ajax non va oltre lo 0-0 in terra cipriota dimostrando di avere ancora qualche difficoltá di troppo in Europa: la formazione di Ten Hag vola in campionato, ma in campo internazionale si dimostra acerba e poco cinica. Si sente la mancanza di De Ligt e F. de Jong nei meccanismi ajacidi con i nuovi ancora in rodaggio e poco amalgamati negli schemi del tecnico olanedese. L’APOEL rischia il colpaccio, ma la traversa e un ottimo Onana negano la gioia ai padroni di casa.
AJAX, ANCORA TUTTO IN BILICO: LA CHAMPIONS NON É SICURA
Notte europea non entusiasmante per i biancorossi di Amsterdam che tornano da Cipro con un pari che lascia completamente aperto il discorso qualificazione: l’APOEL non riesce a sfruttare le occasioni create nella ripresa e, ora, si presenterá in Olanda con il vantaggio del gol in trasferta: una realizzazione potrebbe mettere in crisi i piani di Ten Hag che non potrá permettersi di subire marcature alla Johan Cruijff Arena.
L’Ajax non snatura il suo gioco, schierando il classico 4-3-3 con tridente leggero composto da Tadic, Neres e Ziyech. I problemi non arrivano dal reparto offensivo che prova a sfondare il muro cipriota, ma dalla difesa, troppo distratta e senza un leader che guidi gli schemi arretrati: Lisandro Martinez viene spesso puntato e saltato da un Al-Tamari in stato di grazia, veloce nel cambio passo e nelle accelerazioni. Il centrocampo manca delle geometrie di F. de Jong, della fluiditá di manovra e di passaggio: anche in interdizione c’é una carenza con l’APOEL che gode di troppa libertá nelle ripartenze. Dopo un primo tempo che vede l’Ajax tenere in mano il pallino del gioco, nella ripresa, i padroni di casa, salgono in cattedra e mettono alle strette gli ajacidi, costretti a difendersi per poi ripartire appena possibile. La traversa e un paio di interventi di Onana, permettono a Ten Hag di tornare in Olanda con uno 0-0 che non é per nulla rassicurante.
Non stupiscono i nuovi elementi della rosa: Marin, chierato a centrocampo con Blind e Van de Beek, si dimostra spesso fuori posizione e confusionario nel fraseggio, perdendo palloni velenosi e rimediando con falli ingenui che gli costano l’ammonizione. I cartellini gialli sono la vera nota dolente dell’Ajax che chiuderà a quota 5 con l’espulsione di Mazraoui: gli inserimenti di Huntelaar e del giovane Dest non portano la scossa necessaria per strappare il successo. I ciprioti si dimostrano ostici e ben organizzati con una difesa solida e compatta: le ripartenze sono pericolose e solo un ottimo Onana evita il peggio, sotto gli attacchi del secondo tempo. Servirá tutt’altra prestazione nei Paesi Bassi per approdare definitivamente alla fase a gironi della Champions League.