Andrea Agnelli lancia la sfida a Gravina ed alla FIGC: arriva la sentenza definitiva, tifosi con il fiato sospeso
Il 28 novembre 2022 è una data che i tifosi della Juventus non potranno mai dimenticare in quanto fu allora che l’ex presidente Andrea Agnelli si dimise assieme a tutto il CdA allora composto anche da Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene.
Le dimissioni arrivarono all’alba di quello che fu poi il processo sportivo che vide la Juventus sul banco degli imputati per il caso plusvalenze che portò alla pesante penalizzazione di 10 punti in classifica. All’epoca dei fatti, John Elkann prese in mano la situazione. Il patron bianconero affidò la gestione del club bianconero ai suoi uomini più fidati quali Ferrero e Scanavino, suo braccio destro, che hanno condotto la nave attraverso la tempesta.
Per difendere la Juventus, Agnelli rassegnò le dimissioni e fu squalificato per due anni. Tuttavia, l’ex presidente dei bianconeri si è sempre professato innocente, ha dato il via ad una vera e propria battaglia legale ed ha lanciato il guanto di sfida sia alla FIGC che al presidente federale Gabriele Gravina.
Agnelli non ci ha pensato due volte a fare ricorso assieme ad Arrivabene per contestare le loro inibizioni e lo scorso 6 giugno il TAR lo ha accolto, dando all’ex presidente della Juventus un assist importante nella sua battaglia legale
La decisione del TAR di accogliere il ricorso relativo all’inibizione di 24 mesi per il caso plusvalenze rappresenta una parziale, ma importantissima vittoria per Andrea Agnelli. L’ex presidente della Juventus non ha mai smesso di lottare per dimostrare la propria innocenza e, dopo essersi visto respinto il proprio ricorso da parte della giustizia sportiva, si è rivolto a quella ordinaria che ora gli permette di esultare.
In particolare, Agnelli ha contestato l’inammissibilità e l’infondatezza parziale del ricorso precedentemente respinto dalla giustizia sportiva ed il TAR del Lazio ha accolto il ricorso, rimandando il tutto alla Corte di Giustizia Europea. La Corte UE – come riportato da Calcio e Finanza – dovrà analizzare il tutto e cercare di capire se le leggi che concedono massima autonomia alla giustizia sportiva siano compatibili con l’ordinamento europeo prima di dare una risposta definitiva.
Risposta che dovrebbe arrivare entro un anno e solo dopo la tale risposta il TAR prenderà una nuova decisione in merito, emettendo la sentenza definitiva sul caso. Mentre Agnelli esulta e ora spera, tremano invece il presidente federale Gabriele Gravina e tutta la FIGC che, in caso di sentenza sfavorevole, potrebbero uscirne con le ossa rotte.
L’ex presidente della Juventus potrebbe anche passare al contrattacco facendo a sua volta causa per i danni d’immagine causati da questo caso. Una situazione in divenire e che preoccupa i vertici della Figc, siamo ancora all’inizio ma questa causa potrebbe comportare pesanti conseguenze.
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