Nonostante l’inizio di stagione molto promettente, che lo aveva proiettato nelle zone europee della classifica, il Crystal Palace ha avuto una tremenda involuzione di gioco che l’ha riportato a galleggiare a metà classifica. Dopo 9 turni senza vittorie, però, forse c’è una piccola speranza: quest’oggi infatti è tornato al gol Emmanuel Adebayor, che con una zuccata ha regalato il momentaneo pareggio ai Glaziers.
Nativo del Togo (56 km quadrati di terra situati in Africa occidentale), Adebayor non segnava da ottobre 2014, con la maglia del Tottenham; successivamente una vita alternata fra panchina e tribuna, con la rescissione del contratto lo scorso settembre. Dopo quattro mesi di assoluta inattività lo ha ingaggiato il Crystal Palace, e dopo tre giornate è tornato a segno. E pensare della clamorosa gaffe in conferenza stampa, dove aveva detto di non conoscere il club e di averlo cercato su internet.
Una carriera che conta 493 presenze, spartite con le maglie di Metz, Monaco, Arsenal, Manchester City, Real Madrid, Tottenham e Crystal Palace, e 177 goal, a cui vanno aggiunte anche le 64 gara giocate e 31 reti in nazionale. A lungo cercato dal Milan, durante il periodo all’Arsenal era stato designato come erede di Kanu, idolo di Highbury fra fine anni novanta e inizio duemila. Nel 2004 arrivò col Monaco in finale di Champions League, restando però in panchina durante tutto l’incontro che assegnò la Coppa dalle Grandi Orecchie al Porto di Josè Mourinho, Nel 2006 si tolse anche lo sfizio di partecipare al Mondiale di Germania 2006 (prima e unica parteciazioe iridata del Togo), uscendo però al primo turno. E considerando che gente come Eric Cantona, George Best o Alfredo Di Stefano non ne ha mai giocato uno, non è un risultato da poco. Se il fisico reggerà ancora, potrà far ancora parlare di sé, per la felicità delle Eagles e anche un po’ del Togo, chiamato alle qualificazioni verso la Coppa d’Africa del 2017. E visto l’ambiente e la fiducia, ci sono tutti i presupporti per fare dominare il “Piccolo Kanu”.
