×

A che punto sono Cutrone e Kean?

Sono trascorsi due mesi dall’inizio della nuova stagione in Inghilterra, ma di Moise Kean e Patrick Cutrone si sente parlare ancora troppo poco. Gli emigrati di eccellenza di Juventus e Milan non sono ancora riusciti ad adattarsi pienamente all’interno della Premier League, un campionato sicuramente diverso da quello italiano ma che avrebbe dovuto rappresentare per loro una grande occasione di riscatto.

In effetti, a differenza della Serie A in cui le squadre sono molto più restie ne lanciare i giovani talenti, i due attaccanti hanno trovato sufficiente spazio per provare a esprimere tutto il potenziale, anche se i risultati sono molto diversi da quelli che tutti si aspettavano. E le difficoltà dei due giocatori sono tutte racchiuse all’interno dei numeri: se, ad esempio, Kean nella passata stagione aveva segnato 6 gol in 13 presenze (circa una rete ogni due partite giocate), con l’Everton in 6 apparizioni (di cui soltanto 2 da titolare) ha servito soltanto un assist nella partita contro il Wolverhampton del suo connazionale Cutrone che invece è riuscito anche a trovare il suo primo gol inglese nella sconfitta per 5-2 contro il Chelsea.

I risultati però restano abbastanza scarsi, così come scarsi sono i minuti che gli vengono concessi in Premier League, dato che Toffees e Wolves preferiscono dare fiducia agli attaccanti con più esperienza e che soprattutto riescono a reggere meglio i ritmi di un campionato in cui è l’intensità a farla da padrone. E forse è proprio questo il più grande ostacolo per Kean e Cutrone: il fisico per affrontare il tipo di gioco inglese non gli manca di certo, ma per riuscire davvero ad essere decisivi avranno bisogno di imparare a sopportare l’intensità dettata dalla Premier.

Non sarà facile adattarsi in tempi brevi, soprattutto per Cutrone che dovrà riuscire a superare la concorrenza in un attacco ricco e già ampiamente rodato come quello del Wolverhampton, ma forse con il tempo le due punte riusciranno a farsi strada, seguendo le orme dei tanti italiani che prima di loro hanno conquistato il cuore della Premier League. Al momento il giudizio è rimandato per entrambi, ancora scusati dal fatto di aver giocato poche partite per esprimersi al meglio, ma dovranno sbloccarsi il prima possibile per dimostrare di non aver paura della loro nuova avventura.

 

Segui Footbola anche sulla nostra pagina Facebook.

Change privacy settings