Germania Under-21, un successo che arriva da lontano

Il successo della Germania Under-21 all’Europeo non deve sorprendere più di tanto; vero che i tedeschi non partivano assolutamente favoriti, considerando che Italia e Spagna erano davanti per quanto riguardava le ipotesi di vittoria della competizione. I ragazzi di Stefan Kuntz, però, hanno dimostrato di avere quelle qualità (tecniche ma soprattutto mentali) per arrivare fino in fondo in una manifestazione così importante. Rispetto all’Italia, la nazionale tedesca aveva una profondità di rosa maggiore che le ha consentito di non perdere in qualità al momento delle rotazioni. In confronto alla Spagna, invece? Cosa ha avuto in più la Nationalelf rispetto alla Roja? Andiamo a vedere il principale motivo che ha permesso alla Germania Under-21 di trionfare all’Europeo di categoria.

Germania Under-21, la programmazione alla base del successo

Con la vittoria di ieri la Germania Under-21 è salita a due successi nell’albo d’oro degli Europei. Ma a cosa è dovuto questo trionfo? Cosa ha permesso ai tedeschi di primeggiare sugli spagnoli? La parola chiave è programmazione: la Germania fa di questa caratteristica un proprio stile di vita e, non a caso, arriva in fondo in ogni competizione che affronta. Mondiale 2014 (vinto), l’Europeo 2016 (semifinale), l’Europeo Under-21 (vinto) e la Confederations Cup (Low e i suoi ragazzi devono giocare la finale) sono tutti dati che dimostrano quanto il movimento tedesco tenga in considerazione il proprio settore giovanile e non solo. Questo ci riporta alla Bundesliga, campionato troppo spesso considerato di livello inferiore quando invece dovrebbe essere considerato il punto di riferimento per le altre nazioni. Un campionato, quello tedesco, in cui le squadre non hanno paura di far esordire ragazzi giovani e in cui ogni anno un club di seconda fascia emerge, mettendo in luci giocatori interessanti dal punto di vista qualitativo. In nazionale, per far fruttare il lavoro svolto dai club, serve il coraggio dei selezionatori. Prendiamo Kuntz (Germania Under-21) e Low (nazionale maggiore) che, nell’anno in cui due importanti manifestazioni si sono svolte nello stesso periodo, hanno fatto delle scelte importanti arrivando comunque lontano in entrambe le competizioni. Programmazione: ecco la parola chiave per diventare, indipendentemente dalla categoria, la nazionale europea più vincente; non bastano le parole per arrivare al successo, serve un lavoro importante alle spalle e la Germania lo ha.

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