Chissà quante volte i tifosi del Monaco avranno ricordato quella rimonta speciale, in quella notte magica, in una stagione da sogno per la squadra del Principato. Ed ecco che, nella settimana in cui maggiormente si è sentito parlare di storiche rimonte a causa di Neymar e compagni, anche noi vogliamo ricordarne una, tra le più belle e sorprendenti di sempre. A fornirci lo spunto è “l’impresa” a cui i giocatori di Jardim sono chiamati questa sera con il Manchester City di Guardiola, dopo la sconfitta rimediata all’Etihad per un totale di 5 reti a 3!
Non erano gli ottavi di finale, bensì i quarti, Monaco e Real si battevano per entrare tra le migliori 4 d’Europa. Il risultato dell’andata era un pittoresco 4-2 in favore dei Blancos, che avevano lasciato il Bernabeu con un piede in semifinale (2 reti di scarto come nel match di andata dell’Etihad). I Galacticos allo Stade Louis II avrebbero dovuto passeggiare per 90 minuti, avendo due gol di vantaggio e una squadra composta per la maggior parte da campioni.
Quella che doveva essere una sgambata si trasformò ben presto in un incubo. La notte del 6 Aprile 2004, il Real Madrid, favorito per la vittoria finale, salutò la Champions League ai quarti. A condannare i Galacticos nel doppio confronto fu proprio un giocatore blanco, in prestito però alla squadra del Principato. Con un colpo di testa all’andata e uno al ritorno Fernando Morientes trascinò i suoi compagni in semifinale regalando una rimonta storica alla squadra del Principato.
Questo il magnifico gol di testa realizzato da Morientes nel ritorno allo Stade Louis II:
Si, avete visto bene, quello che crossa è un giovanissimo Patrice Evra, il francese che due anni dopo sarà venduto al Manchester United per 8 milioni di euro. L’altro eroe della serata, che esulta a fine Gif con Morientes è, come Evra, una conoscenza della serie A, in cui ha vestito la maglia della Roma. Si tratta di Ludovic Giuly nella migliore stagione, e forse partita, della sua lunga carriera. Capitano del Monaco nell’ultimo anno prima di trasferirsi al Barça, Giuly è stato l’arma in più dello storico Monaco di Deschamps. La doppietta del futuro catalano distrusse i sogni di Champions League di Ronaldo e co. che abbandonarono a testa bassa lo Stade Louis II. Sull’onda dell’entusiasmo, gli uomini di Deschamps eliminarono anche il Chelsea in semifinale, regalandoci l’insolita finale Porto-Monaco. Alla guida dei lusitani c’era quello che oggi è conosciuto come lo Special One: José Mourinho, che nello stesso anno del miracolo francese salì sul trono d’Europa per la prima volta con il suo modesto Porto!
Per evitare eccessivi parallelismi con due squadre di 13 anni fa, ci teniamo a dire che sarebbe ingiusto mettere sullo stesso piano il Real di Raul, Ronaldo, Zidane, Guti, R. Carlos e via discorrendo con il primo Manchester City di Pep Guardiola che, come abbiamo avuto modo di vedere finora, è ancora fragile e immaturo. Dall’altra lato non possiamo che omaggiare un Monaco che ha i mezzi (Mbappé, Falcao, Silva, Lemar, Moutinho) e le qualità (84 reti in 29 match di Ligue 1) per effettuare una rimonta storica ed eliminare dalla Champions League l’ennesima squadra inglese.
Chissà, magari con un gol da incorniciare, come quello del 3-1 di Giuly di 13 anni fa:
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