Gli azzurrini dell’Under 21 si sono imposti per 3 a 0 contro una misera Andorra. La squadra di Di Biagio ha mostrato un calcio propositivo, un sistema ben oliato e alcune individualità davvero notevoli. Per essere matematicamente sicuri della qualificazione a Euro17, manca un punto soltanto. Nella sfida con la Lituania ad Ottobre potrebbe arrivare l’ufficialità.
Dopo neanche due minuti di partita, le cose sembrano essersi già messe per il verso giusto. Il gol del vantaggio è realizzato da Verre in tap-in sul tiro di Ricci dopo una bella azione personale. Il guardalinee però ravvisa, con colpevole ritardo, un fuorigioco, assolutamente inesistente. Goal annullato quando la palla si trovava già a centrocampo. Dopo lo sgomento e le proteste, si riprende.
L’Italia impone da subito il gioco e la differenza di livello è evidente. Un giocatore con la qualità di Ricci, ad esempio, è davvero un’arma letale contro una squadra chiusa e che rifiuta di giocare a pallone. L’ex giocatore Roberto Rambaudi al commento della partita per la Rai, ha più volte rimarcato (giustamente) come gli andorrani non fossero in grado di completare 3 passaggi consecutivi. Il talento un po’ confusionario dell’attaccante scuola Roma, ora in forze al Sassuolo, ha la massima espressione quando ha spazio a disposizione. Come in questo caso; appena si ritrova la palla tra i piedi, dribbla un avversario, si crea lo spazio e ‘scucchiaia’ per lo splendido inserimento di Verre, che spreca malamente.
Con il passare dei minuti, la sensazione che il risultato è solo un problema momentaneo, resta. Gli azzurrini erano in totale controllo, nonostante lo 0-0.
Cataldi e i difensori centrali sono le fonti del gioco della squadra. Il laziale un po’ per caso, data l’assenza di Mazzitelli, titolare del ruolo di centrocampista basso. Non se l’è cavata male, ma si è notato come non fosse il suo solito ruolo, questo ha permesso però a VV (Valerio Verre), di giocare come mezz’ala, posizione che gli si addice in modo straordinario. Il piede per giocare anche in quella porzione di campo, ce l’ha e lo ha dimostrato lanciando dei cioccolatini per Cerri, tipo questo.
Il pregevole lavoro del CT non lo si vede soltanto nella mentalità con cui i ragazzi sono scesi in campo, ma soprattutto nell’aver fatto metabolizzare dei movimenti classici da 4-3-3, modulo non fisso per la squadra e che non tutti, ovviamente, giocano nei club. Qui l’esempio più palese, una delle azioni standard di questo sistema di gioco. Passaggio lungolinea per l’ala che stringe e viene incontro, mentre il terzino fa la sovrapposizione andando ad occupare la zona di campo lasciata libera dall’esterno offensivo. Così se entrambi partono con i tempi giusti, l’avversario potrà soltanto rincorrere l’esterno basso.
La difesa dell’Under 21 è davvero fortissima. Terzini abili in entrambe le fasi di gioco. Romagnoli Caldara come coppia centrale, non la possono vantare in molti. Sanno entrambi giocare la palla da registi arretrati, hanno forza fisica e giocano come una coppia affiatata.Il difensore del Milan è certamente una delle stelle della rosa. In questo video si vede come è abile a scappare all’indietro sul rilancio del portiere e a recuperare palla. Come se non bastasse poi da il via, con un doppio dribbling, all’azione più bella dei 90 minuti. La combinazione a centrocampo, tutto a uno o due tocchi, è per piedi raffinatissimi. L’assist finale un po’ meno.
Tutto molto bello ok, ma la rete?! Non arriva nei primi 45. Appena incomincia il secondo tempo, come nel primo d’altronde se non fosse stato annullato, c’è subito il vantaggio. Segna il suo primo goal con l’Under 21 alla sua seconda presenza, Di Francesco. Assistenza di Conti, marcatura del figlio di Eusebio, l’attaccante del Bologna.
Non solo la doppietta per il figlio d’arte. Di Francesco è un giocatore già pronto per palcoscenici importanti. Forse non ruba l’occhio come il suo compagno di reparto Ricci, ma aiuta di più in difesa, non ha pause durante la partita e fa tanto lavoro utile alla squadra in ogni zona di campo. Qui risolve, come un perfetto Mr Wolf, una situazione complicata, andandosi a guadagnare una punizione in una zona pericolosa.
La seconda rete è quella che gli fa prendere il 10 in pagella. Con il tacco converte in porta il cross di Conti (secondo assist per lui).
Dal raddoppio la partita è in ghiaccio e gli azzurrini si divertono a creare occasioni su occasioni. Il terzo goal lo segna il neo entrato Pellegrini, entrato per un ottimo Verre, ma non andando a ricoprire il suo ruolo, bensì quello di Cataldi. Il portiere Silverio è costretto a uscire lontano dai pali per contrastare Rosseti, subentrato a Cerri, a quel punto l’Italia velocizzando l’offensiva con l’imprevedibilità di Ricci, può facilmente concludere.
Rosseti ha questo ruolo: dare un opzione diversa dal 9 alla Pellè. Infatti nonostante i 188cm sa attaccare molto bene lo spazio e per questo può essere servito con lanci lunghi in profondità. L’attaccante del Lugano da questa possibilità in più, mentre per: sponde, gioco fisico e colpi di testa, citofonare a Cerri.
Abbiamo parlato più o meno di tutti i ruoli, tranne uno il portiere. Se Donnarumma sarà stabilmente in nazionale maggiore, ci si affiderà a Cragno (come in queste ultime due partite). E come direbbe Guido Meda: “Cragno c’è!”.
Verre come mezz’ala è da usare più spesso, perchè è davvero letale. Ricci se cresce fisicamente e viene disciplinato, potrebbe essere un crack. Di Francesco lo vorrebbero tutti gli allenatori. Anche i giocatori in panchina non sono per niente dei ‘panchinari’ nell’accezione negativa del termine. Certo qualche elemento della rosa avrebbe bisogno di giocare di più per migliorarsi. I giovani se si fanno giocare possono essere una risorsa, economica e non, per le società italiane che stentano a capirlo. Bisogna dar loro pure la possibilità di fare degli errori, perchè (banale ma vero) sbagliando si impara.
In conclusione la difesa è ottima, il centrocampo è di qualità e quantità grazie anche all’esperienza di capitan Benassi. L’attacco offre varie opzioni, tutte valide e l’allenatore è davvero bravo. Per far bene c’è tutto, perciò non resta che aspettarsi grandi cose.
Cragno 7. Conti 7,5. Caldara 6,5. Romagnoli 6,5. Murru 6. Benassi 6,5. Cataldi 6. Verre 7,5 (29’st. Pellegrini 6,5). Ricci 6,5. Cerri 5,5 (20’st Rosseti 6). Di Francesco 10 (35’st. Garritano sv). In panchina: Meret, Biraschi, Calabria, Grassi. Allenatore: Di Biagio 7,5
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