Una delle chiavi tattiche moderne è “fingere un movimento” per far muovere gli avversari come si vuole. Pep Guardiola al Bayern ha trovato il modo di farlo, ad esempio, con la mossa del terzino che si accentra per lasciare il corridoio per il passaggio difensore-ala. Per poi far attaccare lo spazio sull’esterno alto, allo stesso terzino. Difficile spiegarlo a parole, ma anche nei fatti lo è. Pochettino è riuscito a coniare un pressing offensivo davvero innovativo.
Un’altra possibilità è quella di affrontare una squadra che tiene la linea difensiva larga. In questa circostanza il reparto offensivo degli Spurs sa già cosa fare e come muoversi. Kane attacca sempre il portatore di palla, mentre non è Dele ad andare sull’altro difensore centrale, bensì il danese perchè si troverà più vicino. Alli ovviamente non scivola sull’esterno, lo fa Dembelè/Wanyama o chi gioca in quel ruolo, e il talentino inglese coprirà la linea di passaggio difensore centrale-centrocampista centrale. La mossa tattica non è qualcosa di incredibile, però è innovativa e utile. Non è facile per Eriksen ricordarsi chi attaccare ogni volta; per quanto riguarda la scalata sull’esterno servono tempi e automatismi notevoli. La difesa resta alta cercando di fare fuorigioco, ma ancora pronta a scappare all’indietro in caso di lanci lunghi.
Alderweireld è l’uomo più importante nella costruzione, perchè attacca la zona di campo lasciata libera, più o meno a turno, da uno dei due CC. Infatti i due mediani si muovono su binari differenti. Uno va incontro ai difensori per prendersi la palla, l’altro si “disinteressa” della costruzione del gioco e avanza. Il centrale belga quindi deve riuscire a prendere campo per poi fare lanci lunghi o verticalizzazioni molte care al suo mister. Seguendo i diktat di Guardiola, la manovra non è frenetica, anzi spesso lenta. E’ così per cercare di colpire al momento giusto, nel posto giusto, dove si libera spazio. Quando l’uomo deputato a impostare è chiuso, si procede in due modi: 1) lancio lungo per o l’inserimento di Alli o profondità per Kane. 2) palla sugli esterni, preferibilmente per Rose. Inoltre, i due terzini devono essere in grado di spingere come delle ali.
Ecco un esempio di accelerazione sulla fascia dopo la gestione compassata del ritmo.
Trequartista, ala, centravanti e mezza punta sono denominazioni che non valgono nulla per Mauricio Pochettino. D’altronde la tendenza è quella. Per questo chi gioca in quei ruoli non deve aver problemi a scambiarsi di ruolo. Certo è che Kane o Janssen sono i riferimenti davanti, però non è raro ritrovarseli sull’esterno o arretrati ad aiutare la manovra. La giocata risolutiva non è affidata a un solo top player o due, ma tutti e 4 quelli davanti possono risolvere delle partite. Ecco un esempio per giocatore.
1. Dele Alli in ‘poesia in movimento’.
2. Harry Kane ad esempio può fare goal così (in un derby).
3. Nelle partite bloccate è fondamentale avere un gran calciatore di punizioni.
4. Ha fatto il giro del mondo e probabilmente lo conoscete già, ma non stanca mai. Per chi non lo conosceva: sì, avete visto bene.
Ci eravamo lasciati con la rabbia dei secondi (anche se poi nelle ultime giornate diventò terzo). Questa è stata la massima espressione nello scorso anno.
Gli obiettivi sono: la qualificazione in Champions League anche per il prossimo anno, provare a vincere una coppa nazionale e ottavi in champions. Il girone con Cska, Bayer Leverkusen, Tottenham e Monaco, è tutt’altro che proibitivo. Sono quattro squadre però che possono arrivare prime come ultime, perciò saranno tutte partite lottate in casa e fuori. Potrebbe accadere anche un ridimensionamento, Pochettino dovrà guidare la sua banda di giovani scalmanati alla maturità calcistica e visti i suoi straordinari risultati recenti non è difficile credere che ci riuscirà ancora.
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