Il Manchester United ha deciso di non fare sconti. Dopo la catastrofe europea, i Red Devils non hanno sbagliato ancora una partita, nemmeno nei quarti di finale di Coppa di Lega. Terzi in campionato e semifinale di Coppa conquistata: gli uomini di Solskjaer confermano ciò che di buono avevano dimostrato nelle ultime settimane. Sponda Toffees di Liverpool, la luce invece si spegne: nonostante un campionato fin’ora a gonfie vele, la Coppa non da soddisfazioni a un Everton che si vede scivolare via il sogno semifinale. Ecco però 3 spunti interessanti dopo un modesto Everton – Manchester United.
Direttamente dall’Uruguay e dal Portogallo il Manchester United ha pescato due giocatori importantissimi per la squadra. Nonostante le parole di Paul Scholes all’arrivo di Edinson Cavani, che lo definiva come un ormai 33enne in procinto di ritirarsi, l’ex PSG ha dimostrato il contrario. 8 gare fin’ora disputate e 4 gol, una sola (questi quarti) giocata da titolare. Cavani può essere la punta di riferimento del Manchester United e, specialmente in Europa League, Solskjaer si potrà sbizzarrire. Esperienza, talento, cinismo e determinazione: un connubio di qualità che sono facilmente riconducibili anche al leader indiscusso della squadra, Bruno Fernandes. Passaggi sempre perfetti, tantissime occasioni create e sempre di più anima dei Red Devils. Fernandes è la luce della squadra e con il tempo sta portando lo United fuori dalle prestazioni buie degli ultimi anni. Dopo lo scivolone in Champions c’è tutto il tempo di rifarsi tra campionato, coppe nazionali e Europa League. Cavani e Bruno Fernandes possono essere i punti cardine di un Manchester United in completa accelerazione.
L’Everton cade, nonostante ci abbia provato più volte. Ancelotti ha portato in campo un 11 sulla carta sostanzialmente perfetto per la partita, anche con dei sostituti ai titolari che non hanno deluso le aspettative. Però che siano gli episodi sfortunati (un grandissimo Henderson sulla punizione di Sidgursson) che ovviamente comprendono anche gli infortuni durante il match (Richarlison su tutti) questa volta l’Everton ha peccato di superficialità. Potenzialmente le Toffees hanno creato buone occasioni, ma non abbastanza per impensierire realmente gli avversari. Poca qualità negli ultimi 25 metri, ultimi passaggi poco precisi un Calvert Lewin poco attento: le energie non sono facili da gestire e il calendario non aiuta e Ancelotti questo lo sa. L’Everton ha subito le avanzate Red Devil ed è caduto nei minuti finali: era inevitabile, ma ora testa al campionato. 4º posto e cammino fin’ora molto buono, mantenere la calma è d’obbligo e il 2021 può essere un anno ricco di sorprese
Anthony Martial incarna perfettamente il classico affetto che sai che nel tuo cuore rimarrà per sempre. I tifosi Red Devils lo hanno visto arrivare, ricchi di aspettative, deluse a tratti, ribaltate poi. Un giocatore caduto nel limbo del discontinuo, nonostante numeri e prestazioni sempre presenti nel suo bagaglio sportivo. Spesso ha apparentemente dimostrato di poter essere uno dei punti di riferimento offensivi dello United ma allo stesso tempo non ha mai convinto a pieno nessuno. Martial tuttavia ha deciso di prendere la corsia di accelerazione: poche parole e tanti fatti. L’attaccante francese nelle ultime tre partite con lo United ha segnato due volte e regalato 4 assist dopo un inizio di stagione deludente. C’è bisogno di fiducia, a Solskjaer piace tanto provare i giocatori in ruoli diversi dal solito e l’ex Monaco può approfittare di questa occasione. I tifosi ci crederanno ancora una volta, per Martial probabilmente questo e altro.
Ora il Manchester United deve puntare alla finale: Manchester City e Red Devils sono la prima coppia di rivali ad affrontarsi in una Semifinale di Coppa di Lega consecutivamente dopo Arsenal e Tottenham incontratesi prima nella stagione 2006/07 e poi quella successiva, 07/08. Per gli uomini di Solskjaer questa stagione può ancora dare tanto e sta a loro decidere se portarla avanti nel migliore dei modi o meno.
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