Tottenham-Man United: chi sbaglia è perduto

Alle 17:00. il Tottenham ospiterà a White Hart Lane il Manchester United in una sfida valevole per il trentatreesimo turno di Premier League. Tanti gli interrogativi legati alla partita odierna, i padroni di casa non possono più sbagliare se vogliono tenere in vita le speranze di titolo (giocheranno sapendo già il risultato del Leicester, impegnato sul campo del Sunderland alle 14:30). La squadra che troveranno di fronte non è sicuramente la corazzata targata Ferguson ma resta comunque un avversario decisamente ostico capace di disputare una gara da 10 e lode così come una disastrosa, priva di gioco di squadra e basata solo sulle individualità. L’opposto degli Hotspurs che sul lavoro corale hanno creato i propri successi.

Uno dei duelli più interessanti che il match pomeridiano potrebbe essere in grado di offrirci è quello tra le due saracinesche: De Gea contro Lloris. Se le loro compagini hanno raccolto quel numero di punti (e sembra assurdo dirlo per lo United) devono ringraziare i loro estremi difensori i quali, Courtouis permettendo, sono i due più forti del massimo campionato inglese. Non è una novità, infatti, che lo spagnolo sia stato ad un passo dall’approdare al Real Madrid quest’estate mentre il francese guiderà la propria nazionale ai prossimi europei che verranno disputati proprio in terra transalpina. Candidature importanti per due dei migliori numeri uno del panorama calcistico mondiale.

Per sbloccare la partita servirà dunque il massimo sforzo e, se da una parte il Tottenham si sta aggrappando ad un Harry Kane tornato ad essere un terribile finalizzatore dopo un avvio così e così, il Man United dovrà fare affidamento su tre giovani che tanto hanno stupito in quest’oscura annata dei Red Devils: Martial, Lingard e Rashford. Il primo dei tre, arrivato in Inghilterra con tanto scetticismo riguardo la cifra pagata per farlo arrivare all’Old Trafford, ha ricompensato i tifosi con una stagione veramente positiva che rassicura Van Gaal (o chi lo sostituirà) sul fatto che in attacco si ha già una certezza. Nella seconda parte di stagione è anche esploso Lingard, un classe ’92 che si è assicurato un posto nello scacchiere dell’allenatore olandese a suon di buone prestazioni (e gol). Last but not least, l’uomo della provvidenza, Marcus Rashford: esordio in Europa League condito da doppietta, pochi giorni dopo altre due realizzazioni nel derby di Manchester. Se il futuro è in mano ai giovani sentiremo parlare di Tottenham e United ancora a lungo ma l’attualità è altro ed oggi chi sbaglia è perduto.

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