Il 2024 è stato un anno di calcio a tinte nerazzurre, come i colori sociali di Inter e Atalanta che centrano due risultati storici. La squadra di Simone Inzaghi vince lo scudetto che vale la seconda stella, mentre la Dea, per la prima volta, trova posto nell’Olimpo del calcio europeo.
I primi mesi del 2024 sono caratterizzati dal dominio dell’Inter di Simone Inzaghi che si laurea campione d’inverno precedendo la Juventus di Massimiliano Allegri. Terzo il Milan di Pioli. Gennaio è anche il mese che sancisce la fine della storia fra José Mourinho e la Roma. Il tecnico portoghese è esonerato dopo la sconfitta contro il Milan. Panchina a Daniele De Rossi. L’Atalanta si conferma una splendida realtà e prende quota il Bologna di Thiago Motta che si inserisce stabilmente in zona Champions League. In clamoroso ritardo in classifica, il Napoli esonera anche Mazzarri. In panchina, Calzona. A marzo saluta anche Maurizio Sarri, che rassegna le dimissioni da allenatore della Lazio. Al suo posto Tudor, che a sua volta lascerà a fine campionato.
Marzo è particolarmente doloroso per le italiane in Champions, che terminano la loro corsa. Il Napoli è eliminato dal Barcellona, la Lazio cede al Bayern Monaco e l’Inter si arrende ai calci di rigore all’Atletico Madrid. A primi di aprile, l’Inter è già praticamente certa del titolo. Per avere il conforto della matematica, però, deve attendere aprile quando la vittoria nel derby contro il Milan certifica la vittoria del ventesimo scudetto. Maggio è amaro per la Roma e la Fiorentina che accarezzano senza afferrare il sogno europeo. I giallorossi vengono eliminati in semifinale dal Bayer Leverkusen, mentre la viola perde per la seconda volta consecutiva la finale di Europa League per mano dell’Olympiakos.
Maggio inizia così e così per l’Atalanta che perde la finale di Coppa Italia con la Juventus. Allegri salva la stagione ma non la panchina. La Dea si rifà in finale di Europa League. Una tripletta di Lookman stende il Bayer Leverkusen. A Giugno inizia anche l’Europeo che si concluderà in modo amarissimo per la nazionale di Luciano Spalletti. L’Italia vince soffrendo in rimonta con l’Albania, è sconfitta dalla Spagna e si gioca il tutto per tutto con la Croazia. Basta un pari, che arriva solamente con un gol in pieno recupero di Zaccagni. Gli azzurri passano il turno ma l’eliminazione è solo rimandata di qualche giorno. L’Italia gioca con la Svizzera una delle peggiori partite di sempre. Le notti magiche sono un ricordo. Il presente è un incubo: 2-0 e a casa, eliminati agli ottavi di finale.
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