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Il 2016 di Eredivisie: 366 giorni di emozioni in tinta Oranje

Si conclude il 2016: in Eredivisie, dallo scorso gennaio, sono cambiate tantissime cose. Il Feyenoord, da terza potenza è riuscita a balzare in testa con autorità, mandando in crisi Ajax e Psv. I lancieri hanno stravolto la rosa nel mercato estivo dando l’addio anche a De Boer dopo 6 anni ed infine, il club di Eindhoven, è riuscito a conquistare un titolo all’ultima giornata per poi gettare l’intera stagione nel successivo girone d’andata. Andiamo ad analizzare questo anno mese per mese ripartendo dal gennaio 2016…

EREDIVISIE AI RAGGI X: ANALISI AL VETRIOLO, MESE PER MESE

-Dalla ripresa del girone di ritorno fino all’eliminazione del Psv dalla Champions-

Gennaio, in Eredivisie, è il mese della ripresa delle ostilità. Dopo la sosta inversale, le formazioni si ritrovano a metà mese pronte a darsi battaglia per le rimanenti 17 gare. Prima del Natale ci eravamo lasciati con l’Ajax in testa con 41 punti, seguito a 3 lunghezze dal Psv e subito dopo dal Feyenoord. I lancieri vengono trascinati da un inarrestabile Milik, appena recuperato da un infortunio e subito tornato alla rete. Nelle zone basse della classifica il Twente chiude pericolosamente penultimo con 13 punti: peggio solo il Graafschap con 5. Proprio nell’ultima gara, prima della sosta, il Feyenoord rimedia un ko pensatissimo che lo allontana definitivamente dalla lotta per il titolo: il Nec si impone per 3-1 grazie anche ad una rete di Santos.

Nel frattempo, in ambito europeo, la rosa di Cocu si sta allenando per poter affrontare gli ottavi di finale contro l’Atletico Madrid di Simeone. Il sorteggio dall’urna non è stato proprio benevolo, ma il club di Eindhoven è convinto di poter far valere le proprie carte. L’andata va in scena il 24-02-2016 al Philips Stadion con i padroni di casa protagonisti di un gran match: gli spagnoli al triplice fischio sono soddisfatti dallo 0-0 rimediato, messo in cassaforte da una straordinaria prestazione dell’estremo difensore Oblak. Il 15-03-2016 i colchoneros ospitano gli olandesi per un delicato ritorno: il Psv soffre, senza rischiare mai il tracollo. In contropiede punge e Zoet e Oblak risultato i migliori in campo. I 90 minuti segnano ancora 0-0 e sono necessari i tempi supplementari che non varieranno i numeri sul tabellone. A decidere la sfida è la lotteria dei rigori: a sbagliare è Narsingh che condanna all’eliminazione un Psv che esce a testa altissima con un ritrovato spirito europeo.

-L’assegnazione dello scudetto e della coppa nazionale-

La lotta per lo scudetto è un con continuo botta e risposta tra le due classiche pretendenti: Psv e Ajax. Nel periodo da marzo a maggio, i due club hanno continuano a rosicchiarsi punti a vincenda fino ad arrivare appaiate proprio all’ultima giornata. Lo scontro diretto, disputato il 20 marzo, ha visto trionfare i lancieri per 2-0 al Philips Stadion con Milik ed El Ghazi nel taccuino dei marcatori. Il polacco ha sbloccato il match dopo appena 2 minuti e nella ripresa, l’olandese di origini marocchine, ha chiuso i conti, consentendo all’Ajax un virtuale allungo nello sprint finale. Entrambe le big avevano rimediato la loro esclusione dalla coppa nazionale con le pesanti sconfitte contro Feyenoord e Utrecht. Rimane solo un solo titolo, quello più importante: l’Eredivisie. Tutto viene deciso nell’ultima giornata di campionato: Ajax e Psv sono in testa a 81 punti ciascuno, con i lancieri forti degli scontri diretti contro i rivali. Tutto fa presagire ad un trifonfo per gli uomini di De Boer che, però, non vanno oltre l’1-1 sul campo del Graafshap, penultimo e già certo dei playout salvezza. Il club di Eindhoven non commette passi falsi e, con l’1-3 rifilato allo Zwolle, diventa per la ventitreesima volta campione d’Olanda.

Nel frattempo, mentre il campionato è dominato dalle due super potenze, in coppa nazionale il Feyenoord, che ha eliminato l’Ajax, si accinge a disputare la finale contro l’Utrecht, che ha fatto fuori il Psv. Sfida importantisisma perchè la vittoria vale il passaggio diretto all’Europa League. Van Bronckhorst non ammette errori e schiera il miglior 11 possibile, non potendo sbagliare dopo aver mollato l’Eredivisie al girone d’andata. Il match rimane bloccato fino al 42′, quando Kramer trova l’occasione giusta per sbloccarla. 1-0 all’intervallo per gli 11 di Rotterdam che nella ripresa si fanno rimontare immediatamente: al 51′ Leeuwin dice 1-1. Il tecnico del Feyenoord carica il reparto offensivo con un paio di sostituzioni e torna avanti ad un quarto d’ora dalla fine grazie ad uno sfortunato autogol di Bednarek. Triplice fischio e KNVB Beker che vola nuovamente a Rotterdam.

Le sentenze di fine campionato sono state queste: Psv campione con accesso diretto alla fase a gironi di Champions. Ajax secondo con diritto di partecipazione ai preliminari di Champions. Il Feyenoord, con la terza piazza, vola ai gironi di Europa League, mentre l’Az, vincitore dei playoff Europa League, accede ai preliminari della seconda competizione europea. Nelle parti basse della classifica il Cambuur, ultimo, scende in Eerste Divisie mentre il Graafschap, dopo i playout salvezza, seguirà le orme dei rivali con una retrocessione in Serie B. Riabbracciano l’Eredivisie sia lo Sparta Rotterdam che l’Eagles.

-Il mercato estivo e la supercoppa d’Olanda-

L’arrivo di luglio è il momento più amato da tutti i tifosi: il calciomercato. In Olanda sono tanti i colpi di scena che hanno rivoluzionato intere squadre. La più attiva sul mercato è l’Ajax che cede alle lusinghe del Napoli e lascia il via libera a Milik, pronto a vestire la casacca partenopea. Oltre all’attaccante polacco diranno addio anche De Boer, dopo 6 anni e Cillessen che si accaserà al Barcellona. Con i soldi della cessione di Milik, i lancieri si sbizzariscono in attacco tesserando ben 3 under21: Dolberg, Cassierra e Traore. Tra i pali viene scelto Onana, anche lui giovanissimo e sulla panchina arriva Bosz chiamato a rigenerare un Ajax con poche aspettative dopo la partenza del tecnico storico. Anche il Feyenoord si rinforza in avanti andando a pescara in Danimarca un certo Jorgensen, attaccante dal grande fiuto per il gol. Al Twente approda Unal, un ragazzo turco in prestito dal Manchester City mentre nello Jong Ajax inierà a muovere i primi passi Kluivert, figlio di Patrick.

In piena fase di contrattazioni, arriva il primo appuntamento con la stagione: la supercoppa olandese nel 31 luglio 2016. I campioni di coppa affrontano i campioni d’Olanda per un Feyenoord-Psv che ha il sapore di spettacolo. Nonostante le premesse la partita si conclude sull’1-0 per gli uomini di Cocu grazie al centro di Propper al 38′. Protagonista anche De Jong colpevole di aver sbagliato un rigore alla mezz’ora. Il Psv sembra dare un avvertimento alle avversarie, iniziando la stagione con l’alzata di un trofeo.

Una settimana dopo si da inizio all’Eredivisie 2016-2017 e iniziano i problemi per i lancieri, costretti a far fronte ad eccessivi cambiamenti: la prima batosta arriva nei preliminari di Champions dove, dopo aver battuto con qualche difficoltà il PAOK, Bosz si deve arrendere al Rostov. I lancieri passano in Europa League, ma tra le note positive spiccano l’ottimo ambientamento di Dolberg, autore di una doppietta e l’ottimo apporto del fedelissimo Klaassen. Al club della capitale manca equilibrio in un centrocampo che vede l’olandese Klaassen ricoprire troppi ruoli contemporaneamente. Proprio negli ultimi giorni di mercato si ufficializza il passaggio di Ziyech dal Twente, acquisto che risolverà non solo i problemi di formazione, ma rialzerà l’Ajax da una crisi pesantissima (sia in Europa che in campionato).

-Da settembre fino all’ultima giornata prima della sosta invernale-

L’Eredivisie trova subito un suo capo: il Feyenoord. Gli uomini di Van Bronckhorst, con qualche accorgimento tecnico e uno Jorgensen trascinatore (attuale capocannoniere con 12 centri in 16 gare), riescono ad inanellare ben 10 vittorie consecutive, fermandosi solo contro l’Ajax in uno spettacolare 1-1. Il club di Rotterdam sembra non avere rivali grazie anche ai passi falsi delle outsider. Il Psv cade in un abisso senza fine posizionandosi non solo al 3° posto in campionato, ma ritrovandosi al giro di boa senza nessun obiettivo stagionale: proprio a dicembre arriva l’eliminazione dai gironi di Champions e a novembre quella dalla coppa nazionale per mano dello Sparta Rotterdam.

Il Feyenoord invece dopo un roseo periodo, coronato anche da un 1-0 contro il Manchester United in Europa League, incappa in una piccola crisi che fanno dimezzare i punti di vantaggio dalla seconda in campionato e compromettono irrimediabilmente l’ottimo percorso europeo. A dicembre, il club di Rotterdam dirà addio all’Europa League, ritrovando solidità in campionato, fino a portare nuovamente il divario dall’Ajax a 5 lunghezze al termine del girone d’andata.

Dopo un avvio di stagione zoppicante, l’arrivo di Ziyech e l’esplosione di Dolberg permettono ai lancieri di superare agevolmente il girone di Europa League e di tornare in piena corsa per il titolo. L’ultimo passo falso è proprio nella diciassettesima giornata contro il Psv, dopo un 1-1 che fa sorridere solo la capolista. Bosz si può ritenere soddisfatto per aver plasmato finalmente una formazione che gli stava scivolando dalle mani. Brucia però, proprio nel mese di dicembre, l’eliminazione in coppa d’Olanda, arrivata per mano del Cambuur, formazione dell’Eerste Divisie.

A distanza di un anno gli scontri importanti restano e sono sempre gli stessi, ma le sorprese del 2016 in Eredivisie hanno resto questi 366 sicuramente meno noiosi del normale.

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