Partita molto difficile per la Juventus, che vince immeritatamente per 2 a 1 contro lo Sporting Lisbona nella terza giornata del gruppo D della Uefa Champions League, con i goal al 29° di Pjanic e di Mandzukic al 84°: per lo Sporting Lisbona il goal arriva dall’autorete di Alex Sandro al 12°.
Primo tempo completamente diverso da ciò che ci si aspettava, con una Juventus contratta nella propria metà campo, impaurita dal pressing asfissiante degli attaccanti dello Sporting: esemplificativa la palla persa da Sturaro, a causa di uno stop imperfetto; la forza fisica nel proteggere la palla da parte di Bas Dost, si nota già dai primi rinvii di Rui Patricio. Gelson Martins incomincia a preoccupare la Juventus, in particolare Alex Sandro, che non riesce a coprire i tagli centrali del portoghese: al 12° lo stesso Martins approfitta di uno sbaglio in copertura di Alex Sandro, che chiude troppo la diagonale, lasciando 1 contro 1 Buffon con il portoghese; sul tiro, Buffon rilancia sui piedi di Alex Sandro che tramuta il tutto in autorete. La Juventus è meritatamente in svantaggio, con uno Sporting più convinto dei propri mezzi, con Acuna che riflette lo stesso atteggiamento in spettacolari fraseggi corti con Battaglia. Il calcio piazzato diventa l’unica mossa per la Juventus di riuscire ad abbattere la solidissima barriera difensiva dello Sporting Lisbona: al 29° Pjanic inventa dai 25 metri una traiettoria da calcio di punizione, guadagnatoselo a causa di una entrata irruente da parte di Battaglia; il goal del pareggio è un iniezione di fiducia per il gruppo di Allegri, che si spinge in avanti con un Higuain ispirato, malgrado la performance deludente di Dybala.
Il secondo tempo sembra essere iniziato come il primo, con Coèntrao in grande forma, abile a fermare Cuadrado in proiezione offensiva, e attaccando con forza il povero Sturaro: lo stesso in balia degli avversari, dimostra personalità nelle ripartenze a centrocampo. La difesa dello Sporting sembra insuperabile, se non per l’entrata al 85° del laterale sinistro della Juventus Douglas Costa: servono 15 secondi per proporsi sul lato sinistro dell’area di rigore avversaria, andando a puntare Piccini e crossando sul secondo palo; Mandzukic riesce a schiacciare il pallone in rete, regalando una vittoria insperata per il gioco prodotto dalla squadra di Allegri. Lo Sporting, utilizzando un possesso palla efficace e veloce, non riesce a cogliere un punto meritato allo Juventus Stadium: la squadra di Jesus purtroppo non approfitta del cross nell’ultimo minuto di recupero da parte di Fernandes, con Doumbia in ritardo colpevole.
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