Torna dopo qualche giorno l’appuntamento con Futurbola, andando a focalizzarci su uno degli appuntamenti clou dell’anno a livello di calcio giovanile internazionale, il Mondiale Under 20.
Quest ultimo 20 emetterà le sue sentenze definitive entro il primo pomeriggio di domani. Gli occhi di una buona parte degli addetti ai lavori del mondo calcistico andranno a Suwon, dove Venezuela e Inghilterra si affronteranno nella finale della rassegna iridata di categoria. L’orario del match è fissato per le 19 locali, corrispondenti al mezzogiorno italiano in virtù delle sette ore di anticipo imposte dal fuso orario del Paese asiatico.
La sfida metterà di fronte Inghilterra e Venezuela, le due squadre che hanno saputo resistere maggiormente alla insidie che il tabellone aveva posto loro davanti nel corso del cammino verso la gloria dell’atto finale.
In fase di presentazione del torneo le favorite doc erano altre, Francia ed Argentina su tutte, ma va specificato come sin dall’inizio erano diversi gli osservatori a dire che le due prossime finaliste avrebbero tranquillamente potuto fare una gran bella figura.
Questi giudizi, che erano comunque espressi in mezzo a qualche interrogativo e voglia di verificare la solidità delle due formazioni dopo un paio di partite, riguardavano soprattutto l’Inghilterra, forte di un’annata 97 da sempre assai vincente e temibile.
Il Venezuela ha saputo confermare quanto di buono aveva già avuto modo di mostrare nell’ultimo Sudamericano Under 20, in cui Herrera e compagni avevano chiuso al secondo posto al pari dell’Ecuador dell’atalantino Cabezas. I nove punti conquistati nel girone hanno dato grandissima consapevolezza a questo gruppo, che ha saputo battagliare strenuamente con gli USA e la stessa Uruguay prima di giungere all’atto conclusivo di domenica
– Un titolo in due in più di cent’anni Interessante notare come entrambe le nazioni non abbiano una grande tradizione di titoli nel corso della storia calcistica, visto che in oltre cento anni di storia le due federazioni (a livello di nazionale maggiore) hanno alzato al cielo solo il Mondiale inglese del 1966.
Se il nome e la tradizione dei maestri del calcio inglesi, unito al grandissimo brand portato in dote dalla sempre spettacolare Premier League, possono comunque permettere di considerare l’Inghilterra come una delle grandi della storia del calcio mondiale, lo stesso non può valere per la Vinotinto.
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