Magari non sarà la sua, la più importante opinione sul match di stasera valevole per i quarti di finale della Uefa Europa League tra Manchester United ed Anderlecht: magari la sua nazionalità non invita nemmeno alla discussione calcistica, magari è uno dei calciatori che ha lasciato il segno senza incidere però nella storia contemporanea del calcio moderno; le parole di Tomasz Radzinski sono arrivate incontrovertibili all’orecchio dei supporters dei viola di Anderlecht, come un inno alla gioia gravato dai ricordi di un passato lucidissimo, una traccia di memoria vivida nel recente passato fiammingo.
Tomasz Radzinski è stato l’uomo della “doppietta”, l’uomo dell’impresa in casa nei gironi di Uefa Champions League nell’anno 2000 D.C, quando la sua doppietta ai Red Devils è diventata una delle prime manifestazioni di grandezza calcistica del football fiammingo: le sue parole sono state controtendenti ai pronostici di mezzo mondo, affermando che nonostante la superiorità tecnico-tattica inglese, i viola di Anderlecht possono vincere all’Old Trafford grazie ad una personalità maggiore e ad un tecnico spregiudicato come Weiler.
Queste parole avranno fatto sicuramente piacere alla compagine di Anderlecht e ai suoi effettivi, che arrivano sulle ali dell’entusiasmo per la grande vittoria ottenuta in trasferta contro l’Oostende durante il weekend, grazie al gol straordinario (chi non l’ha visto si precipiti a farlo) di Sofiane Hanni, the Algerian Magician, e alla stupenda parata sul calcio di rigore di Dimata da parte dell’estremo difensore Boeckx. I viola di Anderlecht si presentano con la formazione al completo, con il solito 4-2-3-1 che ha caratterizzato il vestito tattico di Weiler negli scorsi mesi, con la speranza di un ritorno al gol proprio stasera per Teodorczyk: proprio il polacco è a secco da 6 partite, certificando una mini-crisi avvenuta proprio alla fine della stagione regolare della Jupiler Pro League.
In casa Manchester si profila un grandissimo ottimismo, grazie alla sapienza nelle coppe dimostrata negli anni passati da mister Jose Mourinho, ma soprattutto alla voglia dello svedese Zlatan Ibrahimovic di essere protagonista della vittoria europea con la propria squadra di club, partendo magari già da stasera nel ritorno di Uefa Europa League contro l’Anderlecht. L’unico ballottaggio per Mourinho è la presenza o meno di Rashford come spalla offensiva allo svedese, con Martial in panchina che scalpita per un posto da titolare. Romero si riprende il posto tra i pali in coppa, dove la titolarità gli compete.
Speriamo di osservare una partita come quella dell’andata, uno scontro forse non ad armi pari che però ha dato vita ad uno spettacolo fantastico, per questa che a tutti gli effetti è la partita con più appeal della competizione europea.
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