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La Juventus distrugge il Barcellona: prova entusiasmante per i bianconeri che realizzano tre gol ai Blaugrana.

Una partita che non avrebbe bisogno di presentazioni, solamente per il blasone delle due compagini: si parla di JuventusBarcellona per i quarti di finale di Uefa Champions League; una sfida che solamente nel recente passato era valevole come finale per la coppa dalle grandi orecchie.

La Partita

Un primo tempo della Juventus da mostrare nelle scuole calcio per il modo entusiasmante in cui sono state condotto le due fasi di gioco: una fase difensiva superlativa in cui il pressing è asfissiante su tutti gli uomini, l’inguaribile voglia di aggredire gli avversari di Mandzukic influenza anche i suoi compagni di reparto, con Cuadrado facilitato dalla sofferenza atletica di Mathieu. Il Barcellona sembra in difficoltà anche nella sua comfort zone tattica: il possesso palla diventa una ferita aperta soprattutto quando si incentra nella trequarti blaugrana, con l’impossibiità di ricezione palla per gli attaccanti come per i centrocampisti; la palla gol di Higuain sembra attivare il campanello d’allarme per la difesa comandata da Ter-Stegen, che viene graziata dal killer istinct rivedibile dell’argentino. La partita sembra essere un film già visto per Luis Enrique che sente i fantasmi del Paris Saint-Germain, con una squadra veramente pigra sia nella fase offensiva, che difensiva: risultato di tutto questo è il vantaggio di Dybala che trasforma con un piattone a giro di sinistro dal limite destro dell’area piccola; la superficialità della marcatura a zona in area da parte di Mascherano e Umtiti è esemplificativa. La reazione del Barcellona è nei piedi di Messi che verticalizza in maniera incredibile verso Iniesta che tira a botta sicura nell’angolo bassi a destra, Buffon domina la partita e doma quel pallone con un istinto incredibile con la mano sinistra. Dopo minuti di sterile possesso palla, il Barca sbaglia un passaggio e la palla recuperata da Pjanic sembra chiamare la discesa di Mandzukic che arriva sul fondo e la mette dietro: il tiro di Dybala è una delle traiettorie piu’ precise viste sul terreno dello Juventus Stadium, doppietta per l’argentino e partita che sembra mettersi sul binario preferito di Allegri. Primo tempo che termina con possesso palla migliorato, soprattutto grazie al rientro nella metàcampo difensiva di Neymar e Messi.

Il secondo tempo cala l’intensità in pressing della Juventus, soprattutto perché si abbassano i ritmi in ripartenza dovuta alla stanchezza di Khedira, perno principale di una mediana che non ha sofferto esageratamente i movimenti di Iniesta come mezzala: la Juventus sente di dover applicare quella sapienza difensiva che la contraddistingue tra le grandi d’Europa, e con umiltà aspetta l’avversario sulla trequarti dove diventano pericolose le imbucate di Suarez; su una di queste, il grande intervento difensivo di Bonucci tende la mano ad un tiro con lo specchio della porta aperto per Messi; la deviazione del difensore favorisce l’angolo blaugrana demolendo la convizione di poter segnare il suo primo gol a Buffon da parte della Pulce. In mezzo ad un periodo offensivamente nullo della Juve che non riesce a ripartire, la superiorità fisica di Alex Sandro costringe Sergi Roberto a mandare la palla in angolo; sul cross di Pjanic, Chiellini riesce ad incornare e a mettere sul palo interno il pallone. Sul 3-0 Luis Enrique non riesce a capacitarsi della mancanza di personalità della sua squadra, mai arrembante verso la porta coperta da Gianluigi Buffon. Gli ultimi 30 minuti sembrano essere la fotografia della partita, con il Barcellona in pieno possesso che non riesce ad incalzare e la Juventus attenta in difesa e sprecona in attacco: un movimento ad U mette Higuain da solo di fronte al portiere, servito da un perfetto assist di Dani Alves; impensabile il suo errore, con l’attenuante di una porta coperta quasi completamente dal portiere blaugrana.

La Juventus si impone in maniera inaspettata sul Barcellona, con un punteggio che gli permetterà di arrivare al Camp Nou con la consapevolezza di essere tra le migliori squadre al mondo, ma con la certezza di dover sudare ancora, con la rievocazione della splendida rimonta blaugrana con i “bleus” di Parigi.

Il Barcellona si addormenta per la seconda volta consecutiva in trasferta nella serie ad eliminazione diretta della Uefa Champions League, mostrando l’assenza di Busquets a centrocampo, perno di un settore mediano in difficoltà questa sera. La speranza di una remuntada in stile Paris Saint-Germain forse rimano l’unico appiglio a cui aggrapparsi, nella ricerca continua di una solidità difensiva inesistente.

Vincenzo Nasto

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