Ad una settimana di distanza dalla vittoria del Campionato Sudamericano Under 20, il movimento calcistico uruguayano si gode la vittoria della giovane Celeste. Un trionfo atteso da molti appassionati dopo anni, visto che l’ultima vittoria era datata 1981. In quella selezione era presente Ezio Francescoli, che aiutò l’allora massima nazionale giovanile del proprio Paese ad ottenere il terzo trionfo di fila nella competizione.
L’Uruguay è parsa squadra quadrata, cinica, in grado di unire solidità e spettacolo, forte delle qualità tecniche davvero importanti di alcuni suoi interpreti, in grado di dar una marcia in più alla fase realizzativa della squadra. Presentata da tutti alla vigilia come una squadra che avrebbe dato filo da torcere a chiunque l’avrebbe incontrata, ha pienamente rispettato questo tipo di aspettativa.
Due gironi vinti su due, venti punti su dieci gare totali. Questi i numeri principali di una squadra che ha vinto meritatamente la competizione, vincendo la concorrenza degli ottimi padroni di casa dell’Ecuador, che hanno cercato il sorpasso fino all’ultima gara.
Dopo due pareggi all’inizio della kermesse, l’Uruguay ha inflitto un cambio di ritmo pazzesco al suo torneo, regalando una cavalcata imponente e trionfale a tutti gli appassionati di calcio del Paese.
Schierata con un 4-2-3-1 in grado di sfruttare la forma e le capacità di creare gioco dei suoi centrocampisti, ha finito per trionfare con personalità e efficienza.
– I SINGOLI In porta si è messo in mostra Santiago Mele, classe 1997 e già in passato titolare del Fenix, club che sta facendo molto bene nel campionato locale. Davanti a lui si è distinto un pacchetto difensivo discreto, in grado di dare certezze all’intera squadra. Da tenere d’occhio il piccolo terzino destro Sant’Anna (Cerro Porteno) , 1,70 m di affidabilità.
In mediana ci si attendeva molto dal futuro juventino Betancur, che pure ha mostrato solo a tratti le sue importanti qualità. Nel reparto offensivo non resta, invece, che l’imbarazzo della scelta.
Chi pare aver colpito il maggior numero di osservatori è Santiago De La Cruz, talentuoso fantasista del Liverpool Montevideo.
Attorno al suo nome stanno volando cifre ed interessi importanti in vista del mercato estivo, provenienti soprattutto da Liverpool. Grandi talenti anche i più giovani Schiapacasse (classe 1999 già portato in Europa, dall’Atletico Madrid, con cui milita nella squadra riserve) e Rossi, ragazzo di chiare origini italiane.
Erano loro i più attesi alla vigilia, ma di gran livello si è dimostrato anche El Pajaro Ardaiz, attaccante di grande forza fisica e abilità tecnica, che con una doppietta ha deciso la gara che ha permesso all’Uruguay di conquistare il Sub Under 20.
Una menzione a parte la merita anche Rodrigo Amaral, che vantava già moltissime presenze in più rispetto ai compagni nella categoria. Capitano della Nazionale U20, è stato anche capocannoniere della squadra e della manifestazione ex aequo con altri tre calciatori. Attaccante completo e molto mobile, dotato di un mancino importante.
Dopo i tanti elogi e questi gol nel mondo del calcio giovanile dovrà dimostrarsi in grado di fare bene anche in futuro.
Spesso i tornei giovanili si rivelano un trampolino di lancio, ancora più spesso sono delle semplici vittorie che creeranno aspettative mai ripagate nel corso di una carriera di un calciatore. L’Uruguay, però, ha di che sorridere in vista del futuro, al momento….