Il Vitesse rivoluziona l’attacco: dopo un’annata fantastica abbandona il club di Arnhem proprio Van Wolfswinkel che si accasa in Svizzera e più precisamente a Basilea. Il ragazzo, tornato a casa dopo delle annate non fortunate in Europa, dice nuovamente addio ai gialloneri. Al suo posto un altro ritorno per l’Eredivisie: l’ex Psv e Groningen, Tim Matavz, giunge in Olanda per poter tornare al top della forma riaccendendo la propria carriera e per far dimenticare Ricky, anche se l’impresa sarà più ardua del previsto.
VAN WOLFSWINKEL: UNA STAGIONE DA PUNTA CON 20 RETI
Il Vitesse saluta a malincuore la sua punta di diamante Ricky Van Wolfswinkel. Dopo un passato travagliato per l’Europa e un ruolo da centrocampista, non proprio nelle sue corde, il ragazzo era tornato in Eredivisie per guidare l’attacco del club giallonero. Il risultato è stato al di sopra di ogni previsione: l’ex Betis ha chiuso il torneo con 20 reti all’attivo, arrivando secondo nella classifica cannonieri e impreziosendo il suo score con 4 assist vincenti. La punta ha messo in bacheca anche la KNVB Beker regalando alla società il suo primo trofeo dopo 125 anni di storia. Anche nella coppa nazionale ha avuto la forza di imporsi con 3 centri in 5 gare, conducendo il Vitesse direttamente in Europa League, senza passare per i preliminari. Van Wolfswinkel ha dimostrato di sapersi muovere perfettamente da punta, attaccando la porta con i giusti tempi e gonfiando regolarmente la rete con un destro che non lascia scampo. Bravissimo spalle alla porta e di testa, ha convinto anche i più scettici delle sue grandi doti da finalizzatore. Il Basilea è stato impressionato dalle sue prestazioni e ha immediatamente servito un’offerta ai gialloneri: 5 mln sono stati sufficienti per convincere il magnate russo a cedere un bomber dal grande talento ed in piena maturità, visti i suoi 28 anni. Il Vitesse, proprio in vista di una stagione che la vedrà impegnata anche sul campo europeo, perde una delle pedine più importanti della rosa.
MATAVZ, L’EX PSV PRONTO A FAR DIMENTICARE RICKY
Tim Matavz, dopo tanto girovagare, torna in Olanda e questa volta con la maglia del Vitesse. La punta, che ha avuto anche una breve parentesi italiana con il Genoa, è in cerca di riscatto per tornare ai livelli di Eindhoven, quando era in forza al Psv. Tra il 2011 e il 2014, lo sloveno ha messo a segno 24 centri in 70 match mettendo in bacheca una coppa d’Olanda e una supercoppa d’Olanda, tutt’ora gli unici traguardi raggiunti nella sua carriera. Dopo le ottime annate con la maglia biancorossa, la sua vena realizzativa si è inceppata non tornando più ai livelli passati. Il trasferimento in Bundesliga, all’Augusta, lo vedrà in rete in sole 3 occasioni in 2 anni, disputando 27 partite. I tedeschi decidono di darlo in prestito e lo scaricano al Norimberga dove, in 20 incontri, supera l’estremo difensore avversario in 5 occasioni. Matavz sembra aver smarrito definitivamente il suo fiuto per il gol e neanche il successivo prestito al Genoa lo risveglia a causa di un infortunio che ne condizionerà l’utilizzo. Scaduto il quarto anno di contratto, il ragazzo si svincola e viene attratto dal progetto del Vitesse, alla ricerca del sostituto di Van Wolfswinkel e di un attaccante dall’esperienza europea. Matavz si è caricato sulle spalle delle grandissime aspettative da parte dei tifosi, abituati ai 20 gol regalati da Ricky nel campionato appena concluso. I due centravanti sono differenti con Matavz che predilige giocare spalle alla porta per proteggere palla e far salire la squadra. La tecnica è inferiore rispetto al predecessore, ma nonostante tutto ha un gran colpo di testa e un potente sinistro che difficilmente lasciano scampo ai portieri avversari. Fisico e potente, è il classico attaccante alla Luca Toni, macchinoso ma efficace per gol e soprattutto per i compagni di reparto che possono affidarsi ciecamente a lui. Sarà veramente difficile far dimenticare Van Wolfswinkel, ma a 28 anni, lo sloveno cerca il riscatto per riaccendere la propria carriera.