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United-Arsenal: i giocatori che hanno indossato entrambe le maglie

Manchester United – Arsenal non è certo un derby, ma nonostante i tifosi non abitino vicino è una delle partite più calde della Premier League. Se la rivalità tra Liverpool e United nasce prima ed è la più sentita, quella tra Red Devils e Gunners inizia intorno agli anni ’90. La causa principale è la competitività tra i cannonieri di Londra e diavoli di Manchester che tra il 1990 e il 2003 sono le squadre più forti della Premier League e si trovano quasi sempre in vetta. Ad alimentare il fuoco e ad accendere nuove polemiche ha contribuito l’arrivo in Gunners di Arsene Wenger. Il tecnico francese, che ha ancora siede sulla panchina dell’Arsenal, ha avuto rapporti difficili sia con Sir. Alex Ferguson sia con José Mourinho, il quale non ha potuto fare a meno di punzecchiarlo anche prima di questo match: “Nella Premier League, solamente nella Premier League, domani è la sfida tra i manager con i risultati migliori da quando Sir Alex Ferguson non c’è più – afferma Mou ai giornalisti -. Stiamo parlando di 6 o 7 titoli tra i due. Io ne ho tre, Wenger ne ha tre o quattro, non so. Significa che meritiamo rispetto. Wenger lo riceve sempre, ma io non penso di riceverlo. Il mio ultimo titolo risale a 18 mesi fa, non 18 anni fa, ma non percepisco il rispetto”.

Lasciando da parte le polemiche di un match così caldo, passiamo alla storia. Chi sono i 5 migliori giocatori ad aver militato sia nel Manchester United che nell’Arsenal?

 

DAVID HERD – Sharp Shooter

David Herd è il primo della nostra lista. Purtroppo l’attaccante scozzese ci ha lasciato il primo ottobre scorso, all’età di 82 anni. Herd era uno degli attaccanti più prolifici della storia d’Inghilterra, basti pensare che con ha segnato più di 100 gol sia con la maglia dei Gunners sia con quella dei Red Devils.

David si fa notare relativamente tardi, a causa del servizio di leva che all’età di venti anni lo tiene lontano dai campi da gioco. Quando torna disponibile si fa notare dall’Arsenal che se lo aggiudica per primo e di cui, dopo poche stagioni, diventa il leader e capocannoniere indiscusso arrivando a segnare nella stagione ’60-61 ben 29 reti. Lascia Londra non per soldi (non ne circolavano molti all’epoca) ma perché lo United è più forte e a Manchester aveva più possibilità di vincere. Entrare a far parte del team di Sir. Busby dopo il disastro di Monaco e diventa uno degli elementi di spicco su cui i Red Devils provano a rifondarsi. Con il Manchester United vince 2 Campionati e una F.A. Cup. In carriera segna 108 gol con i Gunners e 145 con lo United, rimanendo tutt’oggi tra i primi 15 marcatori di tutti i tempi in entrambe le squadre. C’è chi lo ha paragonato a Best per importanza, chi a Denis Law. Il Manchester United lo inserisce tra le leggende del club ricordando che Few United players have known how to find the net better than David Herd!

 

GEORGE GRAHAM –  Stroller

whoateallthepies.tv

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“Stroller” significa passeggino, o chi passeggia, magari in un parco, in un centro commerciale o forse in un campo da calcio. George Graham, un altro scozzese, è uno degli uomini che a Londra ricordano con immenso piacere. Ultimo di 7 figli di una famiglia povera, George nasce nel 1944 e vive un’infanzia dura poiché alla tenera età di 7 anni vede morire prima il papà e poi sua sorella. Crescendo George mostra interesse verso il calcio, lo sport che gli permetterà di diventare una delle glorie dell’Arsenal.

L’Arsenal lo classifica come uno dei migliori centrocampisti, all’occorrenza attaccante, degli anni ’70, grazie alla sua geniale visione di gioco e a un piede sopraffino. E’ il giocatore più importante dei Gunners che, con lui al centro del gioco tornano a vincere dopo 17 anni. E’ la stagione ’70-71 infatti quando Graham e compagni tornano a festeggiare non un trofeo, ma 2, il famoso Double (Campionato ed F.A. Cup). L’arrivo di Alan Ball lo spinge ad abbandonare l’Arsenal dopo 308 presenze e 77 gol. La destinazione è Manchester, sponda Red Devils, che lo pagano a peso d’oro ma essendo sul finire della carriera, possono godere di lui soltanto per due stagioni.

La storia d’amore tra l’Arsenal e Graham però non è affatto terminata. Perché George torna indossare il logo Gunners, e lo fa da allenatore nel 1986. Graham era stato avvicinato dalla dirigenza dell’Arsenal e avrebbe dovuto svolgere il ruolo di secondo allenatore, vice di un certo Alex Ferguson, a quei tempi tecnico dell’Aberdeen. Con i Gunners inizia un nuovo ciclo di successi. Nei 7 anni alla guida del suo Arsenal vince 2 Campionati, 2 Coppe di Lega, 1 FA Cup, 1 FA Charity Shield e 1 Coppa Uefa (a scapito del Parma).

 

FRANK STAPLETON – The Fa Cup’s man

Dopo due scozzesi, ecco un irlandese. Frank Stapleton è un altro attaccante che tra Arsenal e Manchester United, ha collezionato più di 600 presenze e circa 200 reti. La sua dote principale? Il colpo di testa. La sua competizione preferita? Certamente l’FA Cup.

Ebbene si perché Stapleton, oltre ad aver vinto 2 FA Cup con lo United e 1 con l’Arsenal, è stato il primo calciatore ad aver segnato in una finale di FA Cup con due maglie diverse. Proprio nella finale di Fa Cup del 1979, in cui Stapleton vestiva la maglia dell’Arsenal, l’irlandese segnò con un colpo di testa e vinse una delle più belle e divertenti finali di Fa Cup della storia. Nel suo passaggio allo United ci furono delle complicazioni che coinvolsero il tribunale. Alla fine con la maglia dei Red Devils colleziona 78 gol, 30 in meno di quelli regalati all’Arsenal.

Questo il video di quella famosa finale di FA Cup del 1979, che i Gunners vinsero negli ultimi 5 minuti!

 

MIKAEL SILVESTRE

Mikael Silvestre è uno dei francesi che al Manchester United ha inciso di più, prima di Evra, prima di Paul Pogba. Un solo anno a Milano, sponda Inter, prima di prendere casa a Manchester e diventare protagonista e simbolo con i Red Devils. Dotato di un buon mancino, si è costruito la sua carriera alternando il ruolo di centrare a quello di terzino sinistro, giocando “dove c’era posto”.

Allo United ha regalato 9 stagioni della sua carriera, giocando sempre titolare nelle prime 7, sotto la guida del suo mentore Alex Ferguson. Ha fatto coppia con diversi centrali occupando sempre la posizione di centrale sinistro. John O’shea, Wes Brown, ma soprattutto Rio Ferdinand, con il quale formava una coppia difficile da affrontare. Allontanarlo da Manchester è stato difficile, poiché Silvestre amava (e ama ancora) quella maglia. A sottrargli spazio sono stati gli acquisti di Vidic e Evra nel 2006 e, a condannarlo a 2 anni di sostanziale panchina, hanno contribuito la rottura del metatarso e del crociato. Così, dopo 9 anni, è costretto a lasciare Manchester a malincuore, ma orgoglioso di aver vinto 5 Premier League, 1 una FA Cup, 1 Coppa di Lega, 1 FA Community Shield e 1 Champions League.

Il trasferimento all’Arsenal avviene in una fase in cui Silvestre sta calando, e ai Gunners regala 2 stagioni compromesse dagli infortuni in cui colleziona solo 26 presenze. Il suo cuore è rimasto a Manchester, anche se in una vecchia intervista a TheGuardian ammette che i 14 mesi trascorsi all’Inter hanno suscitato il suo amore per l’Italia.

 

ROBIN VAN PERSIE

Van Persie brucia. Questo è solo uno dei video che ha circolato sul Web dopo il trasferimento di Robin Van Persie dall’Arsenal al Manchester United. La motivazione che ha portato l’ex capitano Gunner a scegliere i Red Devils è stata sostanzialmente una: vincere la Premier League. Voglia probabilmente comprensibile, ma che giustamente non è andata giù a quasi tutti i Gooners, che ci hanno messo poco a cancellare ciò che di buono aveva fatto l’olandese negli 8 anni all’Arsenal. Le statistiche parlano di 132 gol in 277 presenze con Wenger, ma all’Arsenal era molto di più, l’idolo, il numero 10, il giocatore più rappresentativo e forte della squadra (più di un Higuain per il Napoli).

Il suo obiettivo principale era vincere la Premier e Robin l’ha fatto alla prima stagione. Si è presentato a Old Trafford come il traditore, ma anche come il giocatore che nella Premier precedente aveva timbrato il cartellino 30 volte con i Gunners. Non ha avuto problemi a reggere la pressione e con l’aiuto di tecnico e compagni ha alzato al cielo la sua prima Premier League. La sua stagione è stata talmente fantastica da finire nella lista dei migliori 10 giocatori della stagione 2012-13 stilata dalla Uefa. Dopo quell’anno Van Persie ha accusato l’addio di Sir. Alex Ferguson non giocando più ai suoi livelli, e dopo due stagioni è volato in Turchia, sponda Fenerbache, dov’è tutt’ora in cerca di riscatto. In questa stagione, di ritorno ad Old Trafford per una partita di Europa League, è stato accolto con grande affetto dai suoi ex tifosi!

 

 

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