La terza giornata di Bundesliga si apriva al Signa Iduna Park tra Borussia Dortmund e Hoffenheim. Il BVB si presentava a questo appuntamento con la voglia di riscattare le ultime due sconfitte tra Supercoppa e Bundesliga; una partita statisticamente non semplice considerando come l’ultima vittoria delle Wespen contro i Blau risale al 16 dicembre 2017. Discorso diverso per i ragazzi di Hoeness in fiducia e reduci da quattro punti nei primi centottanta minuti di campionato. Stasera è stata una gara dai due volti, chiusa nel primo tempo e decisamente elettrica nella ripresa con ben cinque gol; alla fine ha vinto il Borussia Dortmund dimostrando tutto il proprio repertorio.
Borussia Dortmund, tutto in novanta minuti
Per capire cosa sia il Borussia Dortmund basta rivedere la partita di questa sera e, più precisamente, il secondo tempo. Quarantacinque minuti in cui il BVB ha mostrato le due facce della stessa medaglia: ottime trame offensive grazie ad un reparto che fornisce tanta qualità mentre continuano i tanti, troppi, problemi nell’altra metà del campo. Partiamo dall’aspetto positivo con Reyna e Bellingham a ricoprire, a modo loro, il ruolo di mezzala; i due, infatti, hanno alta propensione alla fase di spinta e aumentano notevolmente il livello qualitativo della fase offensiva. La punta dell’iceberg di un reparto ricco di opzioni è Haaland; l’attaccante norvegese è apparso nuovamente troppo teso ma, questa volta, ha scaricato tutta la sua rabbia al minuto novantuno con un sinistro di rara potenza. Un gol per allontanare le voci di mercato e regalare tre punti folli al suo Dortmund.
Passando all’altra metà del campo, la fase difensiva, le cose sono decisamente meno positive; i gol subiti, più le due occasioni in cui l’Hoffenheim si è trovato a tu per tu con Kobel, confermano quanto ci sia ancora da lavorare in un reparto che fatica ad avere il giusto equilibrio. Le assenze, specie quella di Hummels, non possono giustificare del tutto la facilità con cui il BVB subisce gol.