La posizione di classifica racconta di un precario quarto posto con il rischio di ritrovarsi nono al termine della giornata, ma il Bayer Leverkusen per una volta può andare oltre ai 24 punti conquistati nell’arco delle prime quindici partite di Bundesliga. La vittoria per 0-2 nell’anticipo contro lo Stoccarda ha rappresentato infatti il decimo risultato utile consecutivo per gli uomini di Herrlich, traguardo raggiunto tra sofferenze e rischi per riuscire a espugnare la Mercedes-Benz Arena, dove la squadra di Hannes Wolf non solo non aveva mai perso, ma era anche riuscita a vincere in cinque casi su sei. Dopo un avvio di stagione a stento nella testa delle aspirine è scattato qualcosa, merito anche del nuovo assetto iper-offensivo (soltanto all’apparenza) varato da Herrlich, rivelatosi vincente anche nell’anticipo del venerdì di questa quindicesima giornata.
A Stoccarda non si è certamente vista la miglior versione del Bayer stagionale, complice anche l’assenza di due cardini come Wendell – fondamentale da interno sinistro della difesa a tre per le scalate e l’impostazione – ed il cervello della squadra Aranguiz. Anche i padroni di casa dovevano affrontare defezioni importanti, su tutte quella di Akolo, rientrante da un problema fisico ed in campo solo per uno spezzone di gara, e l’altro talento della trequarti Brekalo. Senza le proprie frecce la squadra di Wolf ha faticato in fase di ripartenza soprattutto in un primo tempo gestito in tranquillità dal Leverkusenm che ha imposto la maggior tecnica e ha attaccato con ordine e convinzione soprattutto sulla corsia di sinistra, dove Bailey ha sfruttato al meglio il mismatch con Pavard, giocatore più lento e adattato da esterno dello speculare 3-4-2-1 degli Schwaben.
Il giamaicano ha lasciato il segno sulla gara con due assist, confermando il proprio momento d’oro (4 gol e 4 assist nella striscia positiva). L’abissale differenza a livello qualitativo ha fatto la differenza, nonostante un Brandt decisamente sotto tono sotto il profilo tecnico. Tanto controllo, ma poca brillantezza sul rettangolo di gioco: i pochi spazi concessi a Volland hanno rallentato le trame di gioco verticali del Leverkusen, acceso comunque da un’ottima prova di Havertz tra le linee. I tre di difesa non hanno però sofferto particolarmente un Terodde statico e piuttosto nascosto nelle pieghe della partita, grazie soprattutto a una prova sontuosa dei gemelli Bender.
Gli unici momenti di sofferenza per il Bayer si sono registrati nel primo quarto d’ora della ripresa, quando lo Stoccarda se l’è giocata con l’orgoglio: Leno ha però vissuto una di quelle serate di grazia ultimamente piuttosto rare risultando decisivo. L’ennesima ottima lettura della stagione di Herrlich con l’uscita dal campo di Mehmedi e l’ingresso di Henrichs sull’out di destra ha facilitato le uscite e restituito freschezza per tornare ad attaccare fino al raddoppio di Lars Bender. Il capitano del Leverkusen ha sigillato la tredicesima gara consecutiva senza sconfitte contro lo Stoccarda, ma il segnale più importante è psicologico: ancora una volta il Bayer ha portato a casa un risultato uscendo da un momento di difficoltà, pregio delle grandi squadre prima che delle piccole (o medie) in costruzione. La strada verso la gloria è lunga, ma è senza dubbio quella giusta.