Un solo gol è quello che basta in partite del genere. Romarinho lo sa, è uno che nelle partite a eliminazione diretta ha saputo costruire e proteggere la propria reputazione. Protagonista nella finale di Copa Libertadores del 2012 del Corinthians contro il Boca Juniors, parte della rosa che nello stesso hanno vinse anche il Mondiale per Club contro il Chelsea e grande protagonista nell’esordio di oggi nello stesso torneo dell’Al Jazira, uscito vincitore dal primo turno contro l’Auckland City grazie a un suo gol.
Una partita a dir la verità dominata dai neozelandesi che però non hanno saputo reagire a dovere al gol del brasiliano. Un gol estemporaneo come la maggior parte delle giocate di un talento che in carriera ha vissuto troppo spesso di lampi del genere senza mai trovare la dovuta continuità.
Forse per questo motivo a 27 anni sta giocando negli Emirati Arabi e non ha avuto la carriera che gli si prospettava quando con il Corinthians 5 anni fa rimetteva in piedi una finale di Copa Libertadores alla Bombonera con pallonetto di grande classe.
Però i colpi non sono mai mancati a Romarinho: il gol è una delle sue tipiche giocate, con quel cambio di passo che prepara una conclusione dalla distanza spesso vincente. E questa giocata vale l’accesso ai quarti di finale. Lì ci saranno gli Urawa Red Diamonds, un avversario sicuramente più importante rispetto a quello di oggi che in ogni caso ha messo in forte difficoltà i campioni emiratini.
E anche lì serviranno giocate del genere. L’Al Jazira ha dimostrato di prescindere fin troppo dalle giocate di Romarinho, uno dei pochi stranieri in rosa: e quindi si farà affidamento ancora una volta a quel bruciante cambio di passo che abbinato a una grande tecnica individuale può mettere in crisi anche i campioni d’Asia. In fondo questa è la sua coppa: l’ha vinta da giovane ma ha visto la finale solamente dalla panchina. E ora vuole prendersi altre rivincite.
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