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Roda, una crisi profonda che può compromettere l’intera stagione

Il Roda sprofonda in classifica andando ad occupare il gradino più basso: 3 punti totalizzati in 8 gare. I gialloneri, tornati in Eredivisie nella stagione passata insieme al Graafschap, si sono salvati pizzandosi al 14° posto. L’indole della formazione è quella di ondeggiare tra Eerste Divisie e massima divisione olandese, ma una partenza di questo genere era al di fuori di ogni pronostico. Andiamo ad analizzare i problemi del club…

RODA, 3 PUNTI DOVUTI A 3 PAREGGI: IL SUCCESSO LATITA

Il Roda non sta vivendo un periodo di brillantezza, anzi, i gialloneri sono entrati in una vera e propria crisi. I numeri non sono dalla parte del club che milita ultimo in Eredivisie dopo appena 8 giornate. Nessuna vittoria per ora, solo 3 pareggi e 5 sconfitte con attacco e difesa sotto accusa. I reparto offensivo è riuscito ad andare in rete in sole 3 occasioni mentre il la compagine difensiva ne ha subiti 15, 1,8 come media a match. Disastroso resoconto per gli undici di Kerkrade tornati in massima divisione solo nel 2015-2016. Il nuovo allenatore Anastasiou non è riuscito a far sentire il suo intervento: l’ex tecnico di Panathinaikos e Ajax (dove occupava il ruolo di vice) non sta incidendo secondo le aspettative e appare in costante confusione.

Ma quali sono i veri problemi della squadra? Il Roda manca completamente di equilibrio: la rosa non è posizionata bene in campo e lascia eccessivo spazio ed iniziativa agli avversari. Il Parkstad Limburg Stadion è tutt’altro che una fortezza dove, in 4 incontri, si è raccimolato solo un punto. I tifosi immaginavano un’annata difficile, ma non così disastrosa, soprattutto al via. L’attacco scarseggia sotto porta: il reparto ha notevoli problemi nel proporsi nell’area nemica e gli attaccanti non trovano la via del gol. Church, Paulissen e Noor non stanno incidendo e le uniche realizzazioni arrivano dal centrocampo. Auassar e Van Hyfte, rispettivamente 2 e un gol, sono coloro che hanno potuto benificiare ad aver superato il portiere avversario. La sterilità delle punte è situazione che sta creando maggiore problemi.

Anche la difesa non è esente da colpe: infatti sono 15 le reti in subite in 8 match. Anastasiou, dopo aver provato diversi accoppiamenti, sembra aver trovato i giusti uomini per il reparto. Kum e Werker, i centrali, stanno finalmente trovando il giusto feeling anche se il Feyenoord, nella scorsa giornata, ha calato un pesantissimo 5-0. I due terzini Van Peppen e Rutjes, sono eccezionali in fase di spinta, ma tendono spesso a lasciare spazi e a perdersi l’uomo dando un vantaggio numerico agli attaccanti avversari. Il centrocampo ha le sue colpe, almeno in fase di ripiegamento: Gullon, il mediano che negli schemi diventerebbe in quinto difensore, rimane troppo alto vanificando il suo rientro troppo spesso in ritardo. Auassar e Van Hyfte invece sono più proposti in fase offensiva e non alzano la densità proprio in mezzo al campo.

Anastasiou non ha una situazione facile davanti a lui. Il tecnico che ha vinto una coppa di Grecia con il Panathinaikos, battento il PAOK in finale per 4-1, è costretto a ricercare una soluzione al più presto, altrimenti per il Roda si prospetterà un’Eredivisie di sacrificio e difficoltà. La salvezza è l’obiettivo, ma i dirigenti vorrebbero agguantarla senza dover sudare freddo fino all’ultimo minuto. Serve una scossa, serve una svolta, ma soprattutto serve attenzione, concentrazione e un unione di reparti che sembrano tutt’altro che collaudati.

 

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