Raramente nell’era Gallardo il River Plate è stato così in difficoltà su più fronti. E la cosa che sorprende di più è che non sono difficoltà nell’essere competitivi, ma nella gestione delle partite. Perché se la squadra fosse fisiologicamente calata rispetto ai passati anni anche per via delle tante cessioni importanti arrivate in ogni mercato, la situazione sarebbe anche comprensibile dopo un ciclo così lungo, ma a fare notizia è come il River di questi tempi si faccia sfuggire tutto a pochi passi dal traguardo.
In Copa Maradona infatti è successo qualcosa di analogo a quanto visto nel febbraio scorso quando la Banda perse il campionato all’ultima giornata. Allora al River bastava battere una tra Atlético Tucumán e Defensa y Justicia (allenato da un ex River di un certo spessore come Crespo) ma con due pareggi in altrettante gare si fece superare dal Boca Juniors nella volata finale.
E questa notte è successo qualcosa di meno clamoroso ma comunque di analogo. Il River doveva vincere con un gol di scarto in più rispetto a quanto avrebbe vinto il Boca, ma visto che gli Xeneizes non sono riusciti a battere l’Argentinos Juniors, alla squadra di Gallardo sarebbe bastato battere con qualsiasi risultato l’Independiente, squadra fuori da ogni obiettivo e storicamente amica al River (tantoché visti i lavori al Monumental stanno giocando in casa proprio nello stadio dell’Independiente).
E invece è arrivata una clamorosa sconfitta, peraltro moralmente pesantissima perché la Copa Maradona poteva essere la via di fuga per rispondere alla brutta sconfitta in Copa Libertadores contro il Palmeiras, che ha il sapore di una mezza eliminazione visti i 3 gol di scarto. E invece ora l’unico obiettivo concreto che può rimanere alla Banda di Gallardo è proprio quello di una clamorosa rimonta in Brasile, fatto non inedito per questa squadra in tempi recenti ma mai con queste proporzioni, soprattutto con un avversario così forte.
C’è l’aggravante poi che a qualificarsi alla finale è proprio il Boca Juniors, molto più in corsa per arrivare anche al Maracanã in Copa Libertadores, in attesa di conoscere il proprio avversario. Il posto se lo giocheranno all’ultimo turno Banfield, Talleres e Gimnasia: tutte giocheranno contro avversarie differenti peraltro già eliminate per una volata in cui è difficile stabilire una favorita.
Tutto questo non facilita il momento del River, che martedì avrà la chiamata della vita per dimostrare di non essersi assolutamente ridimensionato come suggerisce questo anno di bersagli mancati all’ultimo.