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Renato Sanches: una scommessa in stand-by

L’arrivo a Lille di Renato Sanches aveva risollevato vecchie fantasie. Un calciatore contornato di aspettative sin dall’Europeo 2016, ma ancora mai visto a grande livello al di fuori di quella parentesi. In estate ci hanno scommesso a Nord della Francia provando a riprendere in mano una carriera in declino nonostante la giovane età.

A che punto è il recupero del portoghese?

Solo 5 partite da titolare nelle undici presenze con la maglia del Lille tra Ligue 1 e Champions League. Di certo, il mese di infortunio non ha aiutato Renato Sanches, ma non si è ancora segnalato per prestazioni sontuose.

Tuttavia, nelle ultime due giornate di Ligue 1 sembra essere tornato a livelli incoraggianti. Novanta minuti in entrambe le uscite ricoprendo degnamente due ruoli diversi. Nella vittoria contro il Dijon, si è schierato davanti alla difesa insieme a Xeka nel 4-2-3-1; nell’importante vittoria di Parc OL, Galtier lo ha preferito trequartista destro con un approccio più cauto.

Nessun gol e nessun assist, ma un timido tentativo di farsi vivo in fase offensiva con buoni numeri sia nei passaggi (90% riusciti) sia nel dribbling. Nonostante, infatti, la posizione, ne ha portati a casa 2 a partita dimostrando il duplice ruolo richiesto da Galtier. Impatto fisico in fase difensiva, spinta in quella offensiva. Un ruolo da ‘mezzala arretrata’ che si può richiedere a Renato Sanches, ma che necessita di tempo per compiersi al 100%.

Al giro di boa, dunque, possiamo dire che l’ex Benfica abbia ritrovato la tranquillità, ma non ancora l’incisività. Per quella, si rimanda il giudizio alla primavera o a fine stagione. Le flebili speranze di prendere parte a Euro 2020 passano soprattutto da qui.

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