I Reds calano il poker nel posticipo del sabato contro i campioni in carica del Leicester. Il Liverpool conclude 4-1 una splendida partita che ha mostrato il netto divario tra la formazione di Klopp e quella di Ranieri. Il match è stato senza dubbio divertente, con ben 5 gol realizzati in ordine da Firmino, Mané, Vardy, Lallana e Firmino. Gli errori individuali sono stati eccessivamente gravi da entrambi i lati e hanno contribuito ad evidenziare la poca solidità difensiva sia dei Reds che delle Foxes (solidità che era un punto forte del Leicester campione di Premier).
Le due facce dei Reds
Il Liverpool vince, ma convince a metà. Gli 8500 in più di Anfield, rimodernato alla grande sperando in un salto di qualità anche della rosa, hanno potuto ammirare una squadra a due facce. Dalla nuova splendida Main Stand si è certamente vista la differenza qualitativa tra reparto difensivo e offensivo, aggravata dall’emergenza difensori a cui Klopp ha dovuto far fronte.
Lì davanti c’è tutto. Fantasia, velocità, qualità e concretezza, in un mix perfetto creato oggi dal tridente Mané, Firmino Sturridge (con Coutinho in panchina). A supportare i 3 attaccanti, il terzetto dei centrocampisti formato da Lallana e Wijnaldum come intermedi e capitan Henderson direttore d’orchestra, ha comandato la mediana per tutto l’arco dei 90 minuti, comportandosi egregiamente. Le caratteristiche principali dei Reds sono state sicuramente le incursioni laterali con Firmino e Mané implacabili, e la capacità di ribaltare l’azione in contropiedi fulminanti. Gli 11 tiri nello specchio sono l’emblema della forza offensiva del Liverpool che in questa giornata, avrebbe potuto compiere una goleada ai danni di un Leicester troppo confuso.
Fa storcere la bocca a Klopp il reparto difensivo dei Reds. Se Mignolet prova ad scacciare le critiche immolandosi su Vardy con un miracolo e rimediando in due occasioni sangue dal naso e dal sopracciglio, la linea a 4 disegnata dal tedesco non promette nulla di buono. 2 soli giocatori sono difensori puri, i restanti sono centrocampisti adattati. Si tratta di James Milner e Lucas Leiva. Il primo, schierato nuovamente terzino sinistro, è il migliore tra i difensori dei Reds confermando duttilità e buonissime capacità sia in fase offensiva, sia in fase difensiva, nella quale riesce tranquillamente ad oscurare Mahrez. Lucas Leiva non va malissimo, ma effettua un errore ingiustificabile, servendo Vardy a porta vuota per il gol del momentaneo 2-1. Matip e Clyne non garantiscono la solidità giusto per lottare con le big, e Klopp dovrà cambiare mentalmente i Reds, i quali nonostante l’ampio margine di vantaggio, hanno sofferto troppo.
Dopo 3 partite fuori casa, il Liverpool è tornato nel suo stadio glorioso e le parole di You’ll never walk alone hanno risuonato più forte grazie alle corde vocali di 8500 cuori in più. I Reds hanno cominciato bene ad Anfield onorando nel migliore dei modi la prima partita, in uno stadio ‘nuovo,’ che Klopp dovrà trasformare in un vero e proprio fortino.