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Il benfiquista Talisca accende la Luz al do Dragão: crolla il Porto, vola il Beşiktaş

Non un grande inizio di Champions League per il Porto targato Sèrgio Conceição. Al do Dragão, i draghetti impauriti e padroni di casa si son lasciati sbranare dalle Aquile Nere ospiti: alla fine è un 1-3 che cozza con i precedenti (4, nei quali c’erano state 3 affermazioni del Porto e un pari: mai il Beşiktaş aveva vinto qui) ma anche con lo stato di forma mostrato dai porgoghesi in Liga NOS: le cinque vittorie in campionato, unite al fatto che Casillas non abbia ancora subito gol in patria, facevano pensare a qualcosa di diverso. E invece è costato caro lo scherzetto ospite, capeggiato da un traditore come l’ex Quaresma e da un ex benfiquista come Talisca

Primo tempo – Si parte a ritmi elevati, all’Estádio do Dragão, dove per veder la prima conclusione in porta è servito attendere 7 minuti con la sassata scagliata dall’ex Ricardo Quaresma (pure Vincent Aboubakar è un ex del match, avendo militato la scorsa stagione nelle fila turche, ma la punta camerunense era indisponibile). La risposta del Beşiktaş era affidata a Ryan Babel, che già lo scorso anno più volte aveva tolto le castagne dal fuoco delle Aquile Nere, le Kara Kartallar. In tutto questo Ricardo Pereira era finito sul taccuino del fischietto inglese Taylor e il Porto ha messo su una collezione di corner: tutto inutile, perché al 14′ un cross pennellato da Quaresma troverà un tale Anderson Souza Conceição pronto alla battuta a rete. Non tradisca il cognome, perché non si è trattato di un parente di Sérgio (tecnico dei portoghesi) bensì di uno che si fa chiamar Talisca e che in terra lusitana aveva imparato a vestire e amare il Benfica. In prestito proprio dagli encarnados, il numero 94 non si è fatto problemi a beffare Casillas di testa. Incassato il gol,  ma pure la mazzata psicologica derivata da esso, il Porto ha cominciato lentamente a perder lucidità. Vuoi per le folate del folletto Talisca, in gran forma, vuoi per la condizione psicologica di esser sotto nel punteggio in casa propria, l’aria era tesa. E lo è stata per poco, per fortuna dei dragões, sicché al 21′ un cross dalla sinistra ha trovato la deviazione di testa effettuata da Marega e la successiva correzione in porta di Dusko Tosic. Ancora il duello a distanza tra Babel e Marega, con una chance a testa, poi infine tra i due litiganti ha goduto il terzo. Il terzo è Cenk Tosun, che al 28′ si è concesso un gol da cineteca con la cooperazione di un maldestro Iker Casillas: una rete da antologia, che oltre a riportare avanti gli ospiti ha ammutolito il do Dragão. A chiudere una prima frazione emozionante e pullula di occasioni, ci han pensato una manciata di chances per parte: una botta di Tiquinho Soares è terminata a lato di un soffio, Oğuzhan Özyakup ha calciato fuori dallo specchio, Talisca ha gettato alle ortiche spedendo oltre la traversa, infine Casillas si è opposto efficacemente a Quaresma.

Secondo tempo – Per cambiare gli equilibri della partita, Conceição ha optato per un doppio cambio all’intervallo: fuori Corona e Óliver Torres, dentro Otávio e André André. Sembrava funzionare, perché la manovra partiva più fluidamente dai piedi dei centrocampisti e Yacine Brahimi si stava dannando per combinare qualcosa, pure mettendosi in proprio. In meno di sette minuti i padroni di casa hanno guadagnato cinque corner, aumentando una pressione che però non ha portato a soddisfacenti miglioramenti. Nel complesso tutto il potenziale offensivo si sposterà in altri reparti: prima il difensore dei turchi Pepe ha colpito di testa non trovando la rete per poco, poi il mediano del Porto Danilo Pereira (ex Parma, tra l’altro) si è concesso un bolide intercettato dalla difesa ospite. Tiquinho Soares e Ivan Marcano rischieranno di portare al pari, entrambi stoppati miracolosamente dal muro eretto a difesa di Fabri, inducendo Güneş a rinunciare alla classe di Özyakup in virtù della corsa del Pitbull, Gary Medel. Ancora occasioni, da una parte e dall’altra (Quaresma, Brahimi, una staffilata precisissima di Hernâni che all’84’ ha fatto tremare il Beşiktaş): già, perché nel frattempo in campo c’era pure Hernâni, entrato per Pereira. Tutto vano, perché le Aquile Nere segneranno due minuti dopo: assist di Negredo (subentrato a Quaresma) e gran botta di Ryan Babel che ancora con la complicità di un Casillas non irreprensibile ha fatto 1-3. Dopo quattro minuti di extratime concessi dal fischietto inglese Anthony Taylor, ecco la festa al do Dragão. Festa ospite, ovviamente.

Il tabellino:
Porto (4-4-2): Casillas; Ricardo, Felipe, Marcano, Telles; Corona (dal 46′ André André), Óliver (dal 46′ Otávio), Danilo (dall’81’ Hernâni), Brahimi; Soares, Marega. All: Conceição
Beşiktaş (4-2-3-1): Fabri; Adriano (dall’87’ Uysal), Pepe, Tosic, Erkin; Hutchinson, Özyakup (dal 65′ Medel); Quaresma (dal 73′ Negredo), Talisca, Babel; Tosun. All: Güneş
Reti: 13′ Talisca, 21′ aut. Tosic, 28′ Tosun, 86′ Babel. Ammoniti: Ricardo, André André (P), Erkin (B). Arbitro: Taylor (Inghilterra)

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